Home 2010 20 Luglio Correzioni al 3+2 e ANVUR attiva a novembre. Intervista al Ministro Gelmini
Correzioni al 3+2 e ANVUR attiva a novembre. Intervista al Ministro Gelmini PDF Stampa E-mail
Il ministro Mariastella Gelmini ha annunciato che «si dovranno apporre correttivi al cosiddetto 3+2. Sicuramente ha dato meno risultati di quanto ci si aspettasse». In un settore perennemente sull'orlo della crisi di nervi, dopo anni di riforme e contro-riforme, la Gelmini ha promesso che la nuova revisione degli ordinamenti didattici avverrà «senza stravolgere un sistema che ha già subito tanti scossoni. Non si può continuamente ripartire da zero». Però, «in molti casi alla laurea triennale non sono conseguiti opportunità occupazionali facili e certamente nel tempo bisognerà apporre correttivi». Ha quindi ricordato che «abbiamo cominciato a tagliare i corsi di laurea inutili e gli insegnamenti che non hanno ragion d’essere, che hanno offerto molte cattedre ma non hanno dato risultati agli studenti. Dobbiamo fare in modo che la laurea non sia un pezzo di carta inutile». Ha poi puntato il dito contro alcuni specifici corsi di laurea: «Per molto tempo molte risorse sono state indirizzate nel finanziare corsi di laurea che hanno creato molte illusioni ma poi si sono trasformate in cocenti delusioni». Ed ecco tornare il refrain sulla valutazione dei risultati, ripetuto da anni dai ministri, ma anche dagli stessi atenei, e che ciononostante resta una chimera: per dare maggiore qualità «serve un sistema di valutazione dei risultati. Oggi nel nostro Paese quasi tutto il fondo di finanziamento statale viene distribuito a pioggia in maniera uguale per tutti. Il Governo ha già dato rassicurazioni, in sede di approvazione della manovra in Consiglio dei Ministri, circa il fatto che il fondo di finanziamento statale verrà almeno in parte reintegrato, ma non possiamo più spendere quelle risorse in maniera indistinta. Serve un collegamento e una maggiore trasparenza fra le risorse investite e i risultati ottenuti». Ed ecco la sua promessa: «La mia riforma è un nuovo approccio del sistema universitario con un’Agenzia nazionale di valutazione dell’Università e della Ricerca (Anvur) che è già stata varata e che entrerà in funzione a ottobre-novembre. Grazie a questa agenzia che capitalizza anche il lavoro del Cnvsu e del Civr, noi potremmo andare a misurare i risultati e concentrare le risorse dove queste hanno un impiego e un’utilità». Promette un passaggio «epocale», da sistema di risorse distribuite a pioggia «a un sistema di valutazione, e da una gestione confusa a una gestione che individua responsabilità». A proposito di risorse, ha ammesso che il problema della cronica carenza di investimenti esiste. Per la Gelmini però non è tanto una questione ragionieristica, di quantità di denari, ma di impostazione. «Comunque - ha detto - il governo ha garantito quest’anno 400 milioni di euro e anche per il prossimo anno l’attenzione al sistema universitario ci sarà». (La Stampa 30-06-2010)