Home 2010 20 Giugno Notiziario unibo. Ricercatori e riforma universitaria. Mozione del Senato Accademico
Notiziario unibo. Ricercatori e riforma universitaria. Mozione del Senato Accademico PDF Stampa E-mail
Nell’attuale fase di avvio della discussione al Senato del ddl. 1905, teso a realizzare una necessaria e organica riforma del sistema universitario, e alla luce dei severi tagli previsti per il 2011, il Senato Accademico dell’Università di Bologna ribadisce il ruolo cruciale dell’Università pubblica, come sede principale della ricerca scientifica, dell’elaborazione e della trasmissione dei saperi, per lo sviluppo e la crescita della nazione, soprattutto in un periodo di profonda crisi economica. Per conseguire tali finalità occorre poter contare su docenti e ricercatori motivati e di elevata professionalità. Pertanto risulta urgente definire procedure che valorizzino il merito scientifico e affrontino con la dovuta lungimiranza il problema della gestione delle risorse umane, dal loro iniziale ingresso sino all’inserimento nei differenti ruoli, secondo una prospettiva di razionale sviluppo delle carriere. In questo contesto, per quanto riguarda il previsto riordino della disciplina concernente il reclutamento dei professori e ricercatori universitari, il S.A. dell’Università di Bologna:
  • fa proprie le sollecitazioni espresse a più riprese dalla CRUI  in favore di un nuovo piano di reclutamento nazionale con tempi e ritmi certi, fondato su criteri esclusivamente meritocratici, che dia risposta alle necessità crescenti di rinnovamento generazionale;
  • riconosce il ruolo essenziale svolto dalla stragrande maggioranza dei ricercatori all’interno dell’Ateneo sia per la ricerca, sia per la didattica a loro affidata, spesso oltre i loro doveri istituzionali, come contributo imprescindibile al mantenimento di un’offerta formativa coerente e qualificata;
  • comprende le esigenze e riconosce il disagio manifestato dai ricercatori - e acuito dagli ultimi provvedimenti concernenti il blocco stipendiale pluriennale - come motivo di preoccupazione per tutto l’Ateneo.

Pertanto ritiene necessario:

  1. conseguire la piena legittimazione della funzione docente svolta dai ricercatori superando le perduranti anomalie dovute alla mancata definizione del loro stato giuridico;
  2. richiedere che vengano prese in seria considerazione le richieste di correzioni delle previsioni normative attualmente in discussione presso il Parlamento che rischiano di rivelarsi inadeguate rispetto alle legittime attese di valutazione dei meriti scientifici e didattici e di conseguente sviluppo di carriera;
  3. ampliare la quota di risorse ministeriali disponibili per un congruo numero di posti di professore associato da destinare alle chiamate dirette dei ricercatori che abbiano conseguito l’abilitazione scientifica nazionale e che siano giudicati meritevoli della progressione di carriera dalle singole Università, a seguito di una rigorosa e trasparente valutazione del lavoro scientifico e didattico svolto e delle qualità dimostrate.
Dà mandato al Magnifico Rettore di indirizzare la presente mozione al Ministro dell’Università e di  manifestare pubblicamente i contenuti della mozione stessa nelle forme e nelle modalità che riterrà più opportune ed efficaci.