Home 2016 21 novembre VARIE UN MODELLO MATEMATICO IN GRADO DI PREDIRE IL SUCCESSO CHE AVRÀ UNO SCIENZIATO
UN MODELLO MATEMATICO IN GRADO DI PREDIRE IL SUCCESSO CHE AVRÀ UNO SCIENZIATO PDF Stampa E-mail

Si può valutare il successo che avrà uno scienziato? Sebbene sia ormai diffuso l’uso di indicatori quantitativi per valutare l’impatto professionale di uno scienziato, in realtà si sa ancora poco su come tale impatto emerga e si evolva nel tempo. A svelarlo su Science è uno studio del Center for Network Science and Maths Department Central European University di Budapest, secondo cui il successo per uno scienziato può arrivare in qualunque momento della sua vita, ovvero, più precisamente, che è distribuito in modo del tutto casuale nella sequenza degli studi che pubblicherà. Un risultato che sfata parzialmente l’idea secondo la quale le grandi scoperte avvengano più comunemente nella prima parte della carriera scientifica: secondo gli autori dello studio, il successo scientifico sarebbe piuttosto funzione di fattori come l’abilità e la produttività.
In precedenza, diversi studi sulla creatività avevano evidenziato che le migliori scoperte avvengono solitamente nei primi anni di una carriera, dopo di che le probabilità diminuiscono rapidamente, forse a causa di un declino delle capacità intellettive o di maggiori impegni da punto di vista amministrativo. In realtà, però, non era ancora stato chiarito come l’impatto scientifico emerga e i suoi cambiamenti nel tempo. Per capirlo, Roberta Sinatra e il suo team di ricerca hanno analizzato le carriere di migliaia di scienziati, incentrate sulle loro pubblicazioni scientifiche. La valutazione ha confermato che effettivamente molti scienziati pubblicano il loro lavoro di maggior successo nel giro di due decenni dall’inizio della propria carriera. Gli autori del lavoro hanno sviluppato un modello stocastico per prevedere l’impatto di una carriera scientifica, funzione di una variabile casuale, della produttività della singola persona e di un fattore Q, un parametro matematico complesso variabile da ricercatore a ricercatore, legato in qualche modo all’impatto degli studi precedentemente pubblicati. (Fonte: Wired.it 04-11-16)