NAPOLI. UN HUB DI RICERCA NELL’AREA DI BAGNOLI IN SINERGIA CON LE UNIVERSITÀ PUBBLICHE |
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Si segnala, dal programma per la bonifica dell’ex area industriale ITALSIDER di Bagnoli a Napoli, la proposta di un “HUB Ricerca” avanzata dal Commissario straordinario di Governo e da Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa), in qualità di soggetto attuatore, nell’ambito delle politiche che il governo Renzi vorrebbe portare avanti per l’area di Bagnoli. Nel caso di Bagnoli, si pensa a un’università internazionale inizialmente di dimensioni leggere, rivolta a corsi di master e dottorato e focalizzata nella ricerca, da mettere in campo in partnership con le istituzioni locali (Comune e Regione; Camere di commercio e Confindustria, fondazioni bancarie), ma soprattutto in sinergia con le università pubbliche sul modello del Carlo Alberto di Torino. Oltre che scelto fra i migliori studiosi delle università partenopee, il personale docente dovrà essere integrato con visiting professors e studiosi strutturati reclutati con criteri internazionali, di nuovo come nel caso del Collegio Carlo Alberto. Le aree di studio dovranno integrarsi con quelle attorno a cui organizzare la nuova vocazione di Bagnoli: biotecnologie e agro-alimentare; economia ambientale e sviluppo sostenibile; informatica e telecomunicazioni; eventualmente una quarta area più umanistica, sul modello della specializzazione tecnologie e management dei beni culturali dell’IMT di Lucca. (Fonte: lettera di G. Pugliano (UniParthenope) a Red.ne Roars 10-09-16)
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