IL BILANCIO DEL TEMPO DEGLI STUDENTI NELL’INDAGINE COMPARATA EUROPEA EUROSTUDENT |
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L’analisi del bilancio del tempo indica che studiare richiede un consistente impegno di tempo. Tuttavia, si rilevano sensibili differenze fra paesi: guardando agli iscritti a corsi di primo ciclo (Grafico), gli studenti polacchi dichiarano il maggior impegno (più di 60 ore/settimana), i francesi il minore (meno di 35 ore/settimana). A fare la differenza è soprattutto il tempo dedicato al lavoro, mentre il tempo dedicato alle lezioni e allo studio individuale è quantificabile, in tutti i paesi, fra le 30 e le 40 ore/settimana. In questo scenario, gli studenti italiani si collocano ai primissimi posti, superati solo dai colleghi armeni e maltesi. Due importanti tendenze accomunano gli studenti di tutti i paesi, analogamente a quanto rilevato in Italia: in primo luogo, gli studenti che vivono fuori casa mostrano un impegno di tempo maggiore di quelli che vivono con la famiglia di origine; in secondo luogo, il lavoro studentesco non riduce, fino alla soglia delle venti ore/settimana, il tempo dedicato allo studio: in tutti i paesi europei, pertanto, lavorare implica in primo luogo una riduzione del tempo libero. (Fonte: G. Finocchietti, Universitas 141, sett. 2016, pg. 64)
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