Home 2016 26 giugno STUDENTI. DIRITTO ALLO STUDIO STUDENTI. LIEVI MIGLIORAMENTI NELLE IMMATRICOLAZIONI E NEI TASSI DI ABBANDONO
STUDENTI. LIEVI MIGLIORAMENTI NELLE IMMATRICOLAZIONI E NEI TASSI DI ABBANDONO PDF Stampa E-mail

Nel 2015-16 le immatricolazioni hanno ripreso a crescere, ma i tassi di ingresso sono ancora inferiori alla media europea. Il ritardo più grave è tuttavia nel numero dei laureati: l’Italia si posiziona al terzultimo posto dei paesi Ue-27. La causa principale è da individuarsi nella bassa quota di studenti che riescono a completare gli studi. Negli ultimi anni si è riscontrato un lieve miglioramento, dovuto soprattutto alla riduzione delle immatricolazioni da parte degli studenti più “deboli” piuttosto che a un più efficace funzionamento del sistema universitario. Nel 2015-16 il rapporto tra immatricolati con età pari o inferiore a 20 anni e popolazione di età compresa tra i 18 e i 20 anni è cresciuto del 2,4 per cento. Per il secondo anno si è registrata una leggera crescita rispetto a quello precedente, dopo circa dieci anni di andamento negativo. È troppo presto per dire se si tratta di un’inversione di tendenza duratura. L’alto rischio di abbandono e l’eccessiva durata del percorso di studi, punti critici del sistema universitario italiano, oltre a incidere negativamente sui laureati, possono aver scoraggiato le immatricolazioni. Riguardo a questi indicatori il rapporto Anvur mostra qualche lieve miglioramento. Mentre nel 2003-04 circa il 19 per cento degli immatricolati alle lauree triennali terminava regolarmente gli studi, per gli immatricolati nel 2011-12 la percentuale è salita a circa il 27. Un’evoluzione positiva si evidenzia anche relativamente alla quota di immatricolati che non prosegue al secondo anno: nello stesso periodo si è ridotta dal 27 per cento a circa il 25 per cento. I tassi di abbandono, però, sono ancora a livelli allarmanti, circa il 33 per cento dopo sei anni dall’immatricolazione per gli immatricolati nel 2008-09. (Fonte: M. De Paola, lavoce.info 01-06-16)
Un commento di Max in calce all’articolo: Sulla durata ancora eccessiva degli studi dopo il 3+2 potrebbe contribuire la possibilità degli studenti, nel sistema italiano, di dare numerose (troppe) volte lo stesso esame sino a quando non lo passano o ottengono il voto desiderato. Mettiamo 6 appelli all'anno, un esame del primo anno può essere provato teoricamente 18 volte nel corso di tre anni (laurea triennale)!