Home 2016 26 giugno SISTEMA UNIVERSITARIO UNIVERSITÀ. È URGENTE SEMPLIFICARE TAGLIANDO PROCEDURE GRAVOSE E NORME SOFFOCANTI
UNIVERSITÀ. È URGENTE SEMPLIFICARE TAGLIANDO PROCEDURE GRAVOSE E NORME SOFFOCANTI PDF Stampa E-mail

La scienza è libera e libero ne è l'insegnamento (articolo 33, primo comma della Costituzione), sia come diritto individuale, sia in quanto attività organizzata di scienziati e studenti. Proprio perché libera - e solo se libera - l'università è capace di assolvere il compito di conoscenza di cui hanno bisogno tutti: individui, imprese ed enti pubblici. Certo, le università sono pubbliche amministrazioni - nessuna norma di legge può negare questa sostanza -, ma sicuramente di una specie tutta particolare. Per garantire tutti la libertà di scienza nega anzitutto l'assoggettamento a qualsiasi indirizzo politico: del Governo, delle Regioni o dell'Unione europea. È pertanto fondata in una norma costituzionale la richiesta delle università pubbliche di essere liberate da procedure amministrative eccessivamente gravose con leggi, regolamenti o  anche solo con linee guida capaci di sopprimere norme "obsolete o soffocanti". Le università possono innovare se stesse, aprendo alla trasformazione delle altre pubbliche amministrazioni. Le università come esempi di sperimentazione di una nuova buona amministrazione, per diffusione delle tecnologie e analisi dei flussi negli approvvigionamenti o nei servizi, che a propria volta inducono a nuove forme di gestione, ma soprattutto alla partecipazione dei lavoratori e degli studenti a una più adeguata e differenziata programmazione della ricerca, della didattica o dell'attività di terza missione. È necessario introdurre contratti tipici o norme per l'università che tengano conto dei vincoli europei: così per l'assegnista europeo con orario di lavoro consacrato al progetto, pur nell'ambito di un rapporto di lavoro autonomo; così per il ricercatore con un vincolo didattico percentualmente ridotto al finanziamento europeo; così ancora per le responsabilità giuridiche (civili, penali e amministrative) che debbono essere unicamente per violazione di regole sulla ricerca universitaria che siano uniche e certe, senza più distinzione tra ordinamento nazionale e internazionale.
(Fonte: R. Cavallo Perin, IlSole24Ore 23-05-16)