Home 2010 18 Febbraio Al Senato gli istituti universitari a ordinamento speciale promossi in serie A
Al Senato gli istituti universitari a ordinamento speciale promossi in serie A PDF Stampa E-mail
Al Senato è passato un emendamento al decreto “mille proroghe” a favore di alcuni Istituti a ordinamento speciale. Cambiata anche la norma contro la "piramide rovesciata": queste università potranno utilizzare anche il 100% delle risorse per l'assunzione solo di professori ordinari. Nei giorni scorsi il Governo ha posto la questione di fiducia su un maxi-emendamento alla conversione in legge del decreto "Milleproroghe", con numerose novità. Fra queste vi è la revoca delle limitazioni sul turn-over nelle università (finora si poteva assumere esclusivamente per un limite di spesa pari al 50% delle risorse liberate dai pensionamenti dell'anno precedente). Ma tutto questo però solo per «gli istituti ad ordinamento speciale, di cui ai decreti del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 8 luglio 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 178 del 2 agosto 2005, 18 novembre 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 279 del 30 novembre 2005, e 18 novembre 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 280 del 1° dicembre 2005». Questi Istituti ad ordinamento speciale, stando al resoconto della seduta della VII Commissione del Senato, dovrebbero essere l'Istituto universitario di studi superiori di Pavia, l'Istituto alti studi di Lucca e l'Istituto italiano di scienze umane di Firenze. Non sembra chiaro dove sia stata trovata la copertura finanziaria per questo emendamento. Il provvedimento ora passa all'esame della Camera per l'approvazione definitiva. Inoltre, sempre con un emendamento del Governo al disegno di legge sui "Lavori usuranti", in quarta (e forse ultima) lettura al Senato, per tutti gli Istituti ad ordinamento speciale (Università per stranieri di Perugia, Scuola Normale Superiore di Pisa, Scuola Superiore S. Anna di Pisa, Università per stranieri "Dante Alighieri" di Reggio Calabria, Università per stranieri di Siena, SISSA di Trieste, SUM - Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze, Scuola IMT di Lucca, I.U.S.S. di Pavia) decade l'obbligo di rispettare le quote previste dal "Decreto Gelmini" da destinare alle assunzioni di ricercatori (almeno il 60%) e ai professori ordinari (al massimo il 10%), che servivano proprio per contrastare il fenomeno della "piramide rovesciata" costringendo le università a puntare più sull'assunzione dei giovani che sulle promozioni di carriera. Qualcuno ha osservato che forse, l'emendamento al Milleproroghe potrebbe essere stato solo un "accorgimento tecnico" indispensabile per non ingessare alcuni piccoli istituti. Per esempio, l'IMT di Lucca non risulta avere alcun docente di ruolo ... e perciò alcun pensionamento, quindi non potrebbe assumere nessuno. (13-02-2010)