VALUTAZIONE DELLA RICERCA PDF Stampa E-mail

Nelle aree scientifiche la valutazione è solida e fondata sulle migliori esperienze internazionali. In quelle umanistiche non esistono modelli sperimentati e l'esperienza italiana è oggetto di studio anche all'estero. So anch'io che ci sono dei limiti, che per esempio per le monografie il ministero è obbligato a utilizzare un codice commerciale come l'Isbn, ma stiamo facendo passi avanti importanti. Aggiungo che è normale che nella fase iniziale siano stati fatti anche errori, ma l'Anvur ha sempre lavorato in modo critico, ed è sempre stata pronta a porvi rimedio, insieme agli atenei e alla comunità accademica, oltre che naturalmente al ministero. Come si spiega, allora, che alla richiesta di invio dei «prodotti di ricerca» per la valutazione in molti dipartimenti è stata annunciata una "rivolta"? Con tutto il rispetto per questa protesta, va detto che anche il nuovo ciclo della valutazione ha avuto una partecipazione altissima, al 94%, e fra chi non ha inviato nulla ci sono anche i docenti inattivi, che non avevano nulla da inviare. È vero che in quel 94% vi sono anche colleghi che, se la Vqr fosse intesa a valutare i singoli, cosa che non è, avrebbero rifiutato. Ma quale altra Pubblica amministrazione mostra tassi di adesione così alti a criteri di merito? È un fatto enorme. (Fonte: G. Trovati, intervista a presidente Anvur Graziosi, IlSole24Ore 09-05-16)