Home 2016 26 giugno RICERCA. RICERCATORI RICERCA. LA SITUAZIONE DEI FINANZIAMENTI
RICERCA. LA SITUAZIONE DEI FINANZIAMENTI PDF Stampa E-mail

Due miliardi e mezzo in tre anni: questo lo stanziamento contenuto nel Piano nazionale per la ricerca, presentato nei giorni scorsi dal ministero per l’Istruzione, l’università e la ricerca. Sono fondi sufficienti? Dipende. Soprattutto da quanto il settore privato riuscirà davvero a essere coinvolto e a incidere sul totale. Intanto, il quadro di partenza, lo stesso contenuto nel rapporto. Ovvero i dati sulle pubblicazioni scientifiche e sulle citazioni, vera e propria unità di misura del valore della produzione scientifica, raccolti da Scimago Journal & Country Rank. Numeri che collocano la ricerca del Belpaese nel top 10 mondiale secondo entrambi gli indicatori. Più di 93mila gli articoli a firma italiana usciti nel 2014, più di 60mila le citazioni, numeri che ci collocano rispettivamente all’ottavo e al sesto posto della classifica. Per quanto riguarda la percentuale di Pil investita in ricerca dai governi,l’Italia si piazza al quarto posto, ma c’è poco da stare allegri. Nel 2013 Roma ha speso lo 0,33% del prodotto interno lordo per sostenere i ricercatori, la Cina appena lo 0,09%. Ma il Pil italiano non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello di Pechino. Ancora più preoccupante, siamo agliultimi postiper quanto riguarda la percentuale destinata alla ricerca di base. Quella cioèche non ha dirette applicazioni pratiche, ma che è essenziale per espandere la conoscenza scientifica. E, di conseguenza, anche la tecnologia. Il risultato? Le 3.360 domande di brevetto presentate in Italia nel 2013. Anche in questo caso, siamo agli ultimi posti: guidano la classifica gli Stati Uniti con oltre 57mila, praticamente 19 volte tanto quelle italiane. Nel 2013 appena il 45,19% dei finanziamenti alla ricerca è arrivato dalle aziende, il risultato peggiore tra i Paesi della top ten. In Giappone e Cina la quota è del 75%, in Germania del 65, negli Usa del 60. Dall’altra parte il 41% dei fondi è statale, la seconda percentuale più alta dopo quella spagnola. (Fonte: wired.it http://tinyurl.com/h2p8zda 10-05-16)