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MOVIMENTO PER LA DIGNITÀ DELLA DOCENZA UNIVERSITARIA PDF Stampa E-mail

Il “Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria” è un movimento che è nato spontaneamente in tutto il Paese e che si è esteso in questi mesi utilizzando soprattutto la rete e la posta elettronica. Uno dei suoi ispiratori è il docente torinese Carlo Ferraro. La motivazione più importante che ha portato alla mobilitazione è stato il mancato riconoscimento dell’anzianità maturata nel quadriennio 2011-2014, e la decisione del Governo di sbloccare gli scatti di anzianità solo dal 2016. Ciò che il movimento richiede è già stato concesso a tutte le categorie dei lavoratori dello Stato. Non ci sono ragioni razionali perché questo non sia riconosciuto anche a noi, che ci vediamo come unici discriminati in senso negativo. Per effetto del blocco degli scatti stipendiali per 5 anni noi abbiamo già pagato alla causa comune una somma importante che ci era dovuta. E non ne chiediamo la restituzione. Perché siamo persone responsabili ed abbiamo dato il nostro contributo per concorrere a risolvere le difficoltà del Paese. Ma non è accettabile che, durante questi 5 anni di blocco in cui abbiamo regolarmente lavorato, in pratica per il Governo ed il Ministero, è come se noi non fossimo esistiti. Non è possibile che 5 anni di carriera vengano cancellati di colpo. Ciò che sta accadendo, per noi si traduce in un danno ingentissimo a livello individuale, che è stato stimato fino a 27 mila euro per i ricercatori, 38 mila per gli associati, 54 mila per gli ordinari ogni 10 anni di prosecuzione di questo stato di cose. Danno tanto più grave nei giovani universitari, perché il mancato riconoscimento ai fini giuridici di 5 anni di attività lavorativa effettivamente svolta prefigura un danno importante che si riverbera su pensione e liquidazione. (Fonte: Lettera del Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria di Parma a Roars 22-05-16)