Home 2016 18 maggio DOCENTI IL FALLIMENTO DEL SISTEMA DEL “TENURE TRACK” ALL’ITALIANA
IL FALLIMENTO DEL SISTEMA DEL “TENURE TRACK” ALL’ITALIANA PDF Stampa E-mail

Nella Legge Gelmini c’è la complessa progettazione di posizioni “tenure track” per l’accesso ai ruoli di professore associato. Si tratta di un sistema basato però sull’ipotesi che il sistema universitario non subisse una contrazione dei finanziamenti ed anzi le università potessero usufruire pienamente dei massicci pensionamenti previsti a partire dai primi anni del secolo. Nella situazione che si è invece determinata, il sistema del “tenure track” all’italiana, ha fallito miseramente. Nei fatti l’inseguimento del sogno dei professori (il sogno è quello di un’università dove contano solo “Maestri” con al seguito un codazzo, altrimenti detto “scuola”), in regime di diminuzione dei finanziamenti è servito solo a bloccare per molti anni il reclutamento dei docenti, oltre che, naturalmente, a mantenere i giovani, in una posizione di dipendenza dai “Maestri”. (Fonte: A. Figà Talamanca, Roars 24-04-16)
Un commento di G. Pastore in coda all’articolo: Rispetto all’analisi dell’articolo, va però osservato che non è solo la L. 240 ad andare nella direzione delle scuole/codazzi. Anche parte dell’operato dell’Anvur dà un buon sostegno in questa direzione: nel momento in cui si chiedono requisiti “oggettivi” legati al numero di pubblicazioni/citazioni a prescindere dal valore effettivo delle singole persone, non si può che incentivare la costituzione di “codazzi” che, aggregandosi al maestro più produttivo, brillano di luce riflessa in modo molto maggiore e più facile dei “cani sciolti”, indipendentemente da criteri di merito individuale.