FONDO DI FINANZIAMENTO ORDINARIO (FFO) 2016. DECRETO DI RIPARTO. AUMENTA LA QUOTA PREMIALE |
Nel decreto di riparto del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) 2016, inviato ieri ai rettori della CRUI e al CUN per i pareri di rito, il MIUR stanzia 6,921 miliardi - praticamente le stesse risorse del 2015 – e vi inserisce delle novità. Trovano subito spazio alcune delle attese misure previste dal PNR, il Piano nazionale della ricerca, varato dal Cip e nei giorni scorsi (2,5 miliardi in 3 anni): il provvedimento, infatti, prevede che almeno il 60% dei 135 milioni destinati a finanziare le borse post lauream sia riservato al lancio dei «dottorati innovativi» previsti dal PNR per favorire il dialogo tra mondo accademico e produttivo. Ma il decreto sul FFO 2016 fa crescere anche la quota di fondi che sono distribuiti in base ai risultati e alle performance dei singoli atenei che sale a 3 miliardi (erano 2,6 nel 2015) sui 6,9 totali. In particolare aumenta il peso del costo standard – il "prezzo giusto" per ogni ateneo calcolato attraverso il numero degli studenti in corso e quello delle cattedre presenti - che quest'anno passa dal 25 al 30% (1,4 miliardi) dei 4,58 miliardi di quota base distribuita in base alla spesa storica. Ma cresce anche la cosiddetta quota premiale distribuita in base ai risultati nella ricerca e nella didattica che passa da 1,385 miliardi del 2015 a 1,6 miliardi di quest'anno. Anche se in quest'ultima cifra rientrano anche i fondi destinati ai cosiddetti interventi "perequativi" necessari per non penalizzare troppo alcuni atenei: la bozza di decreto prevede, infatti, che ogni università non perda più del 2,5% della quota che le era stata assegnata nel 2015 (era il 2% nel 2015).
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