Home 2016 18 maggio IN EVIDENZA UNA «NO TAX AREA» PER LE UNIVERSITÀ
UNA «NO TAX AREA» PER LE UNIVERSITÀ PDF Stampa E-mail

La no tax area (proposta allo studio del governo) dovrebbe riguardare un limite di reddito al di sotto del quale gli studenti (e le loro famiglie) non dovranno pagare tasse e rette per frequentare i corsi. A patto, però, di superare un numero minimo di esami e non finire nella lista degli «inattivi», termine burocratico per fannulloni. È questo il progetto sul tavolo del governo, accennato due giorni fa dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che si è detto «pronto a intervenire sulle tasse universitarie». Il tetto massimo al di sotto di quale soglia non si pagherebbero le tasse? Al momento si ragiona su una soglia compresa fra i 13 mila e i 15 mila euro come valore Isee, l’indicatore che misura la ricchezza di tutto il nucleo familiare dello studente, tenendo conto non solo del reddito ma anche delle case e degli investimenti, compresi i soldi in banca. La decisione finale, però, non è stata ancora presa. Tutto dipende da quante risorse il governo vuole investire nella partita per compensare le minori tasse che, con questo meccanismo, ogni ateneo incasserebbe. Un’università con molti studenti sotto un Isee di 15 mila euro, infatti, potrebbe non riuscire a far quadrare i conti. Per questo sarebbe necessario un trasferimento aggiuntivo da parte dello Stato, un tot per ogni studente esente iscritto. Il bonus, in ogni caso, sarebbe legato al profitto: per gli studenti dal secondo anno in poi sarebbe necessario aver superato nell’anno precedente un numero minimo di esami, o aver incassato un minimo di crediti formativi, la formula che valuta il peso di ogni singolo corso. Probabilmente due esami o una decina di crediti formativi, ma su questo punto il lavoro è davvero all’inizio. Per le matricole, cioè i nuovi iscritti, le tasse resterebbero sospese fino alla fine del primo anno di corso. Per poi verificare il rispetto del parametro prima del passaggio al secondo anno. (Fonte: www.corriere.it/economia 05-05-16)