Home 2016 18 maggio IN EVIDENZA APRIRE UNA STAGIONE DI CONFRONTO GIUDIZIARIO SUI TEMI DELL’UNIVERSITÀ?
APRIRE UNA STAGIONE DI CONFRONTO GIUDIZIARIO SUI TEMI DELL’UNIVERSITÀ? PDF Stampa E-mail

Si parla di rilanciare l’idea di aprire una stagione di confronto giudiziario sui temi dell’università. In realtà la stagione è già aperta da tempo, con esiti contrastanti. I contenziosi sugli statuti si sono fermati, nella maggior parte dei casi, alle decisioni cautelari con acquiescenza delle università ai tentativi (andati a buon fine) ministeriali di imporre una lettura centralistica (in questo senso gentiliana) dell’autonomia come mero decentramento; in altri casi, invece, si è pervenuti alle decisioni di merito con affermazioni (ancora una volta gentiliane) del primato del ministero sull’autonomia delle università. La fase del controllo dell’esercizio delle funzioni abilitative (a prescindere dalla rilevanza di errori di singole commissioni) ha esplicitato le incongruenze della commistione tra sistemi di misurazione e sistemi di valutazione. Si è anche esplicitata una grave carenza nell’elaborazione delle norme, sfociata nell’annullamento del Regolamento per la parte che individua la maggioranza abilitativa dei 4/5 dei commissari. Siamo ancora in attesa di sapere quale rimedio intenda adottare il Ministero per rendere giustizia a tutti coloro che sono stati dichiarati inabilitati in forza di una norma illegittima. Il Regolamento che verrà non sembra che potrà risolvere il grave problema della commistione fra misurazione (con metri improbabili) e valutazione. Sembra, se abbiamo capito bene dalle notizie che circolano, che si verrà ad istituire un ‘filtro’ all’accesso alle abilitazioni di incerta legittimità. La via giudiziaria non è stata pensata per le correzioni di sistema, ma per la correzione delle singole deviazioni. Il problema drammatico è costituito dall’accumulo di tante singole deviazioni da costituire un sistema deviato. Quest’ultima considerazione, tuttavia, non impedisce di immaginare che un sistema di ricorsi diffusi alla giustizia non sia, alla fine, l’unica possibile (per quanto virulenta) reazione di difesa immunitaria. Se i singoli presìdi di tutela dell’integrità del sistema universitario non sono in grado di reagire, sarà necessario adottare terapie di intervento esterno. (G. Vecchio, http://tinyurl.com/jjbo8ue12-04-16)