Home 2016 25 gennaio IN EVIDENZA COME USCIRE DA UNA CRISI PIANIFICATA. VERSO UNA NUOVA RIFORMA DELL’UNIVERSITÀ?
COME USCIRE DA UNA CRISI PIANIFICATA. VERSO UNA NUOVA RIFORMA DELL’UNIVERSITÀ? PDF Stampa E-mail

Lo stato attuale e le prospettive del sistema universitario nazionale sono stati al centro di un incontro, con il titolo “Verso una nuova riforma dell’università?”, organizzato il 19 gennaio a Roma presso la facoltà di Economia della Sapienza e di cui si è letto notizia il 20 c.m. solo sul sito Flc Cgil.
Punto di partenza dei relatori (Alessandro Schiesaro, Gianfranco Viesti, Francesco Sinopoli) la condizione di emergenza di un’università in stato di definanziamento prolungato e di delegittimazione aggravata dalla sconcertante sfiducia dei governi che si sono succeduti negli ultimi anni. Si è condiviso che “è un’assurdità comprimere il sistema universitario: eppure è proprio questa la direzione della classe dirigente”. Con la certezza ormai che il tentativo che si sta facendo sia quello di ridurre l’investimento in conoscenza. Sembra una crisi pianificata, probabilmente perché è lo stesso sistema produttivo a ritenere inutile spendere in conoscenza. In fondo il sistema sta dimostrando che non gli occorrono persone istruite: attualmente i nostri laureati o non lavorano o sono schiavi della precarietà. “È come se in questi anni il sistema universitario avesse subito il passaggio di un vero e proprio tsunami - ha argomentato Gianfranco Viesti - riducendosi di 1/5. È una cosa che non era mai successa in nessun Paese al mondo. Un cambiamento epocale, che va fermato subito”. Difficile in queste condizioni argomentare su quale università puntare. Quello che però tutti sembrano volere è rimettere al centro il sistema conoscenza, senza il quale la stessa società è impoverita. L’intervento finale del consigliere di Palazzo Chigi Marattin all’incontro ha chiarito le intenzioni di almeno un certo ambiente governativo: le università devono competere per le risorse e gli studenti, in quanto soggetti di mercato; la differenziazione tra atenei è inevitabile; inutile guardare al passato. Visioni queste alquanto distanti dai propositi dei relatori: garantire il diritto allo studio, più investimenti, sbloccare l’ascensore sociale potenziando l’università pubblica.