Home 2015 8 luglio VARIE STATO DI SALUTE DELL'UNIVERSITÀ
STATO DI SALUTE DELL'UNIVERSITÀ PDF Stampa E-mail

Il rapporto ANVUR del 2013, sullo stato di salute dell’università italiana dopo la riforma Berlinguer del 3+2, ha rilevato che i problemi cronici che interessano gli assetti politico-istituzionali del mondo accademico permangono in un confronto impietoso con gli altri Paesi europei. Il dato positivo che emerge da questa relazione è che dal 1993 al 2012 si è verificato un notevole aumento del numero dei laureati dal 5,5 al 12,7% sulla popolazione in età di lavoro; addirittura tra i giovani in età compresa tra i 25 e i 34 anni la percentuale aumenta vertiginosamente dal 7,1 al 22,3%. Questo dato rivela che il sistema universitario, in termini quantitativi, ha perduto il suo carattere elitario, aprendosi alla massa. Tuttavia, questa relazione rivela anche alcuni punti di debolezza che fanno riflettere sulla qualità dell’offerta didattica: «Circa il 40% degli studenti iscritti negli atenei italiani non prosegue oltre il percorso di studi triennale» con una marcata differenza tra Nord e Sud. «L’offerta formativa non permette alternative, dopo la maturità, tra un corso di laurea a contenuto prevalentemente teorico e l’abbandono degli studi». Ciò dimostra che, innanzitutto, esiste un gap enorme tra preparazione teorica e competenza pratica; nonostante i tentativi da parte delle varie riforme di rendere l’università più professionalizzante. (Fonte: M. Ferretti, L’Indro 20-05-15)