Home 2015 20 gennaio RICERCA. RICERCATORI RICERCA. FONDI SIR: RISULTATI FORSE A MAGGIO 2015, DOPO UN ANNO E TRE MESI DALLA CHIUSURA DEL BANDO
RICERCA. FONDI SIR: RISULTATI FORSE A MAGGIO 2015, DOPO UN ANNO E TRE MESI DALLA CHIUSURA DEL BANDO PDF Stampa E-mail

“#ScienceBulletChallenge è un’iniziativa nata da un gruppo di ricercatori con varie forme contrattuali a termine che ha come obiettivo quello di denunciare le condizioni in cui versa la Ricerca Pubblica Italiana. Cercando l’hashtag #ScienceBulletChallenge già si possono trovare i video girati da chi ha deciso di partecipare al gioco virale, ricercatori o simpatizzanti che sono simbolicamente “colpiti” e “fatti sparire” da svariati bullet, a rappresentare la pioggia di colpi che – abbattutasi negli anni sulla ricerca – ha ridotto in macerie un intero sistema.
L’indagine Ricercarsi 2014 (promossa dalla FLC CGIL) ha stimato che solo il 6,7% dei ricercatori con contratti a tempo determinato è stato assunto negli ultimi dieci anni. Ovvero il 93,3% è sopravvissuto grazie a contratti temporanei o assegni di ricerca. Il 73,1% del campione preso in considerazione dal rapporto di cui sopra, non ha figli nonostante l’età media di 35 anni e nonostante il 57% sia rappresentato da donne. Una pioggia di colpi si è abbattuta negli anni sulla ricerca pubblica.
Com’è stato l’andamento dei finanziamenti alla ricerca negli ultimi anni? Ecco la fonte principale, il PRIN (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale). Gli ultimi due anni: i finanziamenti sono stati zero. I dati non sono neppure corretti per l’inflazione. A dire il vero, nel 2014 c’erano pochi soldi (47 milioni di euro), che sono stati dirottati su un nuovo programma: i fondi SIR (un pomposo acronimo per “Scientific Independence of young Reseachers”). L’ERC (European Research Council) è una prestigiosa istituzione europea che finanzia lautamente progetti di eccellenza scientifica a giovani e meno giovani. In generale nei progetti di ricerca europei, il nostro paese ci mette un sacco di soldi e porta a casa relativamente poco (dell’ordine di 60 centesimi per ogni euro). Al Miur non si sono chiesti se il modello ERC fosse buono o meno per l’Italia ma si è deciso di scopiazzarlo. Si è quindi formulato nel bando un provvedimento che prevedeva che i valutatori sarebbero stati nominati dalla rosa dei membri della stessa commissione scientifica esaminatrice dell’ERC. Nessun altro paese aveva mai utilizzato un metodo così trasparente per una semplice ragione. Solo dopo la scadenza del bando è stata inviata una lettera al presidente dell’ERC per chiedere dei nomi e i contatti dei possibili valutatori. La risposta è stata (presumibilmente) del tipo: “Cari italiani, ma cosa volete? Lo dovreste sapere che per tutte le agenzie che erogano fondi e le riviste scientifiche i contatti dei valutatori sono riservati! Che cosa vi è saltato in mente di formulare in questo modo bando pubblico senza chiedercelo prima?”. A questo punto (dopo soli 7 mesi dalla scadenza del bando), dietrofront del ministero, si ritorna ai valutatori italiani. Le commissioni, da marzo, sono state nominate solo la scorsa settimana. Il sito del ministero annuncia che entro aprile 2015 si dovrebbero tenere le audizioni per la seconda fase. Nel miglior caso possibile, i risultati arriveranno a maggio 2015, dopo un anno e tre mesi dalla chiusura del bando. (Fonte: M. Bella,
http://tinyurl.com/lebnrcq17-11-2014)