Home 2015 20 gennaio RECLUTAMENTO RECLUTAMENTO. SI POTRÀ COPRIRE SOLTANTO IL 50 PER CENTO DEI POSTI LASCIATI VACANTI
RECLUTAMENTO. SI POTRÀ COPRIRE SOLTANTO IL 50 PER CENTO DEI POSTI LASCIATI VACANTI PDF Stampa E-mail

Per calcolare quanti nuovi docenti e ricercatori ogni singolo ateneo potrà assumere nel prossimo triennio, quest’anno, si parte dal 50 per cento dei punti organico lasciati vacanti da coloro che hanno passato la mano. Un punto organico equivale al costo medio di un docente universitario di prima fascia, pari a 116.968 euro annui. Facendo la somma degli importi lasciati liberi in ogni ateneo dai pensionati nel 2013 e dividendo il totale per 116.968 euro si ottengono i punti organico relativi alle cessazioni. La nuova normativa stabilisce che, a livello nazionale, si potrà coprire soltanto il 50 per cento dei posti lasciati vacanti. Ma nella distribuzione degli 814 punti organico disponibili a livello nazionale, gli atenei meritevoli vengono premiati con quote maggiori di assunzioni, mentre quelli con i bilanci ancora da rivedere vengono penalizzati.
È quello che avverrà alle università siciliane. A Messina e Palermo, le assunzioni potranno coprire al massimo il 20 per cento dei pensionamenti, il tasso di turnover più basso previsto dal decreto pubblicato a ridosso di Natale. L’università di Catania, con un tasso di assunzione del 39 per cento, è soltanto rimandata a settembre. Mentre il Politecnico di Milano, a titolo di esempio, potrà coprire più posti di quelli lasciati vacanti: il 115 per cento. A pesare sulla distribuzione delle risorse per le nuove assunzioni soprattutto il peso delle spese di personale sul totale delle entrate e la percentuale di indebitamento. A Palermo e Messina, oltre l’80 per cento delle entrate complessive viene assorbito dagli stipendi del personale, docente e non. Troppo, secondo i nuovi canoni, per essere annoverati tra gli atenei meritevoli. (Fonte: S. Intravaia, La Repubblica Palermo 28-12-2014)