Home 2015 20 gennaio LAUREE-DIPLOMI-FORMAZIONE POST LAUREA-OCCUPAZIONE CORSI DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA MEDICA. UNA PETIZIONE PUBBLICA DELLA CONFERENZA PERMANENTE DEI PRESIDENTI DEI COLLEGI DI AREA MEDICA
CORSI DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA MEDICA. UNA PETIZIONE PUBBLICA DELLA CONFERENZA PERMANENTE DEI PRESIDENTI DEI COLLEGI DI AREA MEDICA PDF Stampa E-mail

La Conferenza Permanente dei Presidenti dei Collegi di Area Medica ha pubblicato sul sito de “La Repubblica” il 17 novembre u.s. una Petizione, “MANIFESTO SULLA FORMAZIONE DI MEDICINA”, che ha raccolto in una settimana (17–24 Novembre) 2805 firme di Professori e Ricercatori Universitari di Area Medica (http://tinyurl.com/nvu986r) a testimonianza della profonda preoccupazione che ha pervaso tutta la Comunità Accademica.
I Professori Universitari di Area Medica denunciano con forza che:
1. I risultati della “nazionalizzazione” del concorso di ammissione alle Scuole di Specializzazione sono l’inevitabile conseguenza di un percorso di cambiamento, che ha aspetti positivi, soprattutto se condiviso e approfondito e che è stato, viceversa, condotto frettolosamente, con il concreto rischio adesso di un’ammissione di massa.
2. La riforma della durata dei corsi di specializzazione di area medica, disposto da una norma perentoria, rischia di compromettere un’equilibrata redistribuzione delle attività formative e, conseguentemente, il futuro professionale e la competitività dei nostri giovani medici.
3. L’attuale formazione degli Specialisti, in conformità con la riforma del 2005, prevede l’acquisizione di capacità professionali adeguate agli standard della formazione europea e conseguente riconoscimento del titolo di specialista in ambito europeo. Quanto attualmente ventilato nella proposta di riforma introdurrebbe di fatto due categorie di specialisti: una categoria A che, dopo una procedura selettiva di accesso in ambito nazionale, completi un percorso specialistico definito dal Consiglio della Scuola, in linea con gli standard europei relativi agli aspetti teorici e professionalizzanti della formazione specialistica, che contempla un ampio ventaglio di esperienze formative in ambito universitario e in più sedi della rete formativa, incluse strutture di eccellenza nazionali ed estere; una categoria B, ammessa in sovrannumero alla scuola di specializzazione, con modalità di accesso non chiare, che svolge le sue attività professionalizzanti in un’unica unità operativa complessa con l’unica supervisione del Responsabile dell’unità stessa e che accede alla sola didattica frontale in ambito universitario.
Quanto attualmente ventilato nella proposta di riforma potrebbe non rispondere agli standard europei e potrebbe pertanto non essere certificabile dai consigli delle Scuole di Specializzazione nel Supplemento al Diploma, rilasciato dalle Università ai sensi dell’art.11, comma 8, del DM 270/2004, che documenta l’intero percorso formativo svolto dallo specializzando nonché le competenze professionali acquisite. (
Fonte 10-12-2014)