Home 2014 15 settenbre CLASSIFICAZIONI DEGLI ATENEI CLASSIFICAZIONE DELLE UNIVERSITÀ. NON MALE QUELLE ITALIANE
CLASSIFICAZIONE DELLE UNIVERSITÀ. NON MALE QUELLE ITALIANE PDF Stampa E-mail

Se si vanno a valutare le università che privilegiano la qualità della ricerca scientifica si vede che le università italiane non vanno poi così male. Ad esempio in quello della National Taiwan University (NTU Ranking) vi è un’università tra le prime 100 (Milano statale), 5 tra le prime 200 e così via, per un totale di ben 26 università tra le prime 500. E tra queste ci sta anche Catania, che occupa il 389° posto. Aggiungiamo che nel ranking ARWU (vedi nota seguente) vi sono 21 università tra le prime 500, occupando così l’Italia il quinto posto al mondo per numero di università in classifica (a pari merito con Francia e Canada), dopo gli USA, la Cina, la Germania e il Regno Unito. In sostanza, sono un quarto delle università italiane (pubbliche e private, anche mettendo tra queste ultime le più improbabili ed escludendo solo le telematiche). E se consideriamo le università statali, anche valutando che le private in queste classifiche fanno una ben magra figura (in quasi tutte le classifiche è presente solo la Cattolica di Milano), siamo al 34,5%. È una percentuale molto elevata, se si considera che le prime 500 università al mondo (ce ne sono circa 17.000) sono la crema delle università e se si tiene conto del fatto che invece le università di ricerca USA (pubbliche e private) tra le prime 500 sono il 32,6% e, in particolare, del fatto che la spesa per il sistema universitario italiano rapportata al PIL è la penultima in Europa. Insomma è come dire che buona parte delle università italiane si colloca nel top del 3% mondiale.
(Fonte: redazione Roars 23-09-2014)