Home 2014 12 maggio UE. ESTERO FRANCIA. QUARTA INDAGINE SULL’INSERIMENTO OCCUPAZIONALE DEI LAUREATI E DIPLOMATI
FRANCIA. QUARTA INDAGINE SULL’INSERIMENTO OCCUPAZIONALE DEI LAUREATI E DIPLOMATI PDF Stampa E-mail

Sono stati pubblicati i risultati della Quatrième Enquête sur les diplômés 2010, sull'inserimento occupazionale dei laureati, dei diplomati DUT (Diplôme universitaire de Technologie) e della Licence Professionnelle, a distanza di 30 mesi dal conseguimento del titolo universitario. La valutazione ha utilizzato 6 indicatori: tasso di inserimento occupazionale; tasso di impiego a livello di quadro o intermedio; tasso dell'occupazione a tempo pieno; salario medio lordo annuale; aree disciplinari (Giurisprudenza, Economia e Amministrazione (DEG); Lettere, Lingue e Belle Arti (LLA); Scienze umane e sociali (SHS); Scienze, Tecnologia e Medicina - TSS); specifiche discipline caratterizzanti il diploma conseguito. Rispetto all'indagine sui laureati del 2009, il tasso di inserimento lavorativo è rimasto stabile al 90% per i master, al 91% per le licences professionnelles e all'88% per i DUT, con una leggera contrazione pari a - 1%.
Il tasso di inserimento non si discosta sostanzialmente da quello assicurato dalle écoles d'ingénieurs (96%) e dalle écoles de commerce (93%) mentre sussiste una certa disparità occupazionale tra aree disciplinari: tra le migliori informatica (97%), matematica (95%), ingegneria civile ed elettronica (94%). A esse si contrappongono altre aree più deboli quali scienze umane e sociali.
Gli impieghi dei laureati e diplomati nel 2010 sono di buon livello (87% dei quadri per i master, 73% per le licence e 59% per i DUT) e nel 90% dei casi si tratta di impieghi stabili e a tempo pieno con un reddito medio mensile attorno a € 2.000 per i laureati dei gruppi giuridico-economico e medico, a € 1.700 per quelli dell'area delle scienze sociali e in ultima posizione con € 1.630 per i laureati del gruppo letterario/Belle Arti. In pratica circa 6 laureati su 10 lavorano in un'Azienda privata, 2 in una Pubblica Amministrazione e 1 nelle Associazioni.
Prosegue, consolidandosi, la tendenza alla diminuzione dell'inserimento nelle aziende private, contrapposto all'aumento dei pubblici dipendenti, addebitabile in larga misura all'aumentato reclutamento di docenti per l'insegnamento pubblico. Circa il 6% trova lavoro all'estero e quasi la metà (45%) trova un impiego al di fuori della Regione sede dell'Università frequentata.
(Fonte: M. L. Marino, rivistauniversita 02-04-2014)