Home 2014 12 maggio UE. ESTERO GERMANIA. TRE INDAGINI SULLA SITUAZIONE ECONOMICO-SOCIALE E LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI
GERMANIA. TRE INDAGINI SULLA SITUAZIONE ECONOMICO-SOCIALE E LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI PDF Stampa E-mail

L'Hochschul-Informations-System GmbH - HIS, l'agenzia tedesca di statistiche sull'istruzione superiore, ha realizzato tre indagini.
La prima indagine ha analizzato un campione di laureati a dieci anni dal conseguimento del titolo. L'80% degli intervistati ha ottenuto un salario medio (€ 63.000 annui) superiore a quello degli occupati non laureati, più elevato per gli uomini (€ 68.900 annui) rispetto alle donne (€ 51.100), con differenze di genere anche nel raggiungimento delle posizioni lavorative apicali (52% per gli uomini; 30% per le donne). Circa il 75% hanno contratti a tempo indeterminato, il 15% sono lavoratori indipendenti e solamente l'1% è disoccupato. Molto alta la soddisfazione nel lavoro (85%), per l'ambiente di lavoro (78%), per la posizione professionale (73%) e per la sicurezza del lavoro (70%).
La seconda inchiesta ha registrato gli effetti di alcuni cambiamenti intervenuti da inizio secolo (sviluppo del sistema di studio a più livelli, abolizione delle tasse studentesche in 4 dei 6 Laender, sospensione della leva militare ecc.), sulla condizione e sulla crescita della popolazione universitaria, che nel 2012 ha raggiunto il picco di 2,5 milioni di iscritti. Di questi, la metà proveniente da famiglie con entrambi i genitori non laureati, il 28% appartenente a famiglie in cui uno dei genitori è laureato e il 22% con entrambi i genitori laureati. Il 78% degli studenti ha optato per il tempo pieno, il rimanente 22% per quello parziale. La maggior parte degli studenti di 1° ciclo ha impiegato almeno 13 ore settimanali per svolgere qualche attività lavorativa per autofinanziarsi gli studi. Quasi 9 studenti su 10 (87%) sono stati sostenuti dai loro familiari; circa un terzo dei fuori sede hanno ricevuto aiuti dal Governo federale sotto forma di prestiti (6%) o di borse (4%).
La terza ricerca ha evidenziato come sia alto il gradimento per la conversione dei corsi universitari in due cicli di studio, cambiamento reso possibile dalla maggiore flessibilità negli studi promossa dal Processo di Bologna e dal sistema binario tedesco che, accanto all'istruzione superiore normale, affianca un'istruzione superiore professionale (vocational higher education). In questo modo, i possessori di un titolo Fachabitur (Diploma di maturità tecnica), conseguito presso una Fachoberschulen (scuola secondaria specializzata in determinate materie tecniche), una volta acquisito un bachelor degree (Laurea di primo livello) hanno la possibilità, diversamente dal passato, di iscriversi a un corso di una Fachhochschulen (Istituto universitario professionalizzante) oppure a qualsiasi altro corso universitario.
(Fonte: L. Moscarelli, rivistauniversitas 05-11-2013)