Home 2014 12 gennaio VARIE RAPPORTO CENSIS 2013. IN DIFFICOLTÀ L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELL’UNIVERSITÀ
RAPPORTO CENSIS 2013. IN DIFFICOLTÀ L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELL’UNIVERSITÀ PDF Stampa E-mail

Secondo il Censis l’università italiana è un sistema squilibrato a livello territoriale, con un persistente gap tra Nord e Sud, e in grande difficoltà quando si parla di collocarsi in un contesto di reti internazionali di ricerca. A evidenziare le maggiori criticità dei nostri atenei è una parte del capitolo dedicato ai processi formativi del “Rapporto sulla situazione sociale del Paese”, giunto nel 2013 alla sua 47esima edizione.
Secondo il rapporto Censis 2013 la nostra università mostra non poche criticità strutturali: quello italiano è un sistema “troppo provinciale, nonostante la presenza di atenei di tradizione e di eccellenze di nicchia”. E la connotazione degli atenei è prevalentemente “locale, talvolta municipale” proprio in anni in cui la ricerca acquista una dimensione di rete e internazionale, con conseguente scarsa capacità di entrare competitivamente in un contesto globale. Il Censis mostra una fotografia delle università italiane in forte difficoltà nel promuovere la mobilità in entrata tanto da parte degli studenti quanto da parte dei docenti, e nell’esercitare un potere attrattivo all’estero per far giungere capitali da investire in ricerca. Ad aggravare le difficoltà delle nostre università, il gap tra Nord e Sud Italia. Un divario che, secondo i dati del rapporto Censis 2013, si è allargato negli ultimi 10 anni, con un indice regionale di attrattività degli atenei meridionali calato drammaticamente, dal -20,7% del 2002 al -28,3% del 2012, con le Isole, che sono passate addirittura dal -10,1 al -26,2%.
(Fonte: www.universita.it10-12-2013)