Home 2014 12 gennaio RECLUTAMENTO RECLUTAMENTO SENZA CONCORSO
RECLUTAMENTO SENZA CONCORSO PDF Stampa E-mail

È in arrivo un nuovo sistema semplificato per diventare professori universitari: talmente semplice che non prevede neanche il concorso! Chi riuscirà a vincere un bando “eccellente” per progetti di ricerca potrà essere chiamato per via direttissima a professore, libero dai lacci e laccioli che opprimono i comuni aspiranti. A una lettura superficiale sembrerebbe un’idea per snellire le procedure, addirittura utile a stroncare le combine nei concorsi: ma appena si esce dai dettagli minuti e si pensa alle conseguenze sul sistema, ecco che spunta l’ennesimo bidone. Già adesso i ricercatori, costretti a cercarsi da soli i fondi per lavorare, sprecano molto tempo a scrivere progetti di ricerca che non saranno mai finanziati. Anche negli eccellentissimi ERC grants europei, che hanno da poco distribuito ben 660 milioni di euro, i vincitori sono stati meno del 12% delle domande. Se ora alla posta in palio si aggiunge anche la speranza di un posto da professore è facile immaginare un assalto alle domande da far impallidire la corsa all’oro del Klondike: i ricercatori saranno sempre più redattori di progetti, con buona pace della ricerca vera. L’idea incide anche sull’armonia delle collaborazioni scientifiche: solo il coordinatore può avere il privilegio della “chiamata”, gli altri faranno i portatori d’acqua. Il ruolo di capo progetto diverrà estremamente ambito, con tutte le conseguenze darwiniane del caso. Inoltre molti, invece di partecipare a bandi per la gloria altrui, potrebbero pensare a comprare il loro personale biglietto della lotteria, il che causerebbe una frammentazione dei gruppi di ricerca, con ulteriore effetto moltiplicativo delle domande e del tempo sottratto al lavoro.
(Fonte: A. Ferretti, FQ 17-12-2013)