Home 2013 2 dicembre FINANZIAMENTI IL TAGLIO AI FONDI “PREMIALI”
IL TAGLIO AI FONDI “PREMIALI” PDF Stampa E-mail

Il taglio dei fondi attesi dalle università “virtuose” nel decreto scuola, approvato alla Camera, ha scatenato la reazione dei rettori di tutta Italia, e non solo, che minacciano un'inaugurazione dell'anno accademico burrascosa. «Non può esistere un rilancio in un Paese che taglia 41 milioni destinati agli atenei migliori - attacca il rettore della Statale di Milano Gianluca Vago -. È un segnale disastroso, proprio per i giovani migliori, in un momento in cui diversi Paesi in Europa e nel mondo stanno offrendo loro condizioni molto più vantaggiose delle nostre». E anche da Bologna arrivano segnali di insofferenza e l'annuncio di forme di protesta per attirare l'attenzione del governo. Che a dire il vero si sta già muovendo: il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini ha assicurato che cercherà di recuperare quei fondi, sbloccando l'impasse tecnica che impedisce di stornarli dalla voce «investimenti» a quella per le spese correnti degli atenei, mentre il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato ha ribadito: «Adesso ci muoveremo perché questi finanziamenti alle università rientrino». Spiega il sottosegretario all'Istruzione Gabriele Toccafondi: «Cerchiamo di rimetterli nella legge di Stabilità, sono fondamentali sia per i bilanci delle università sia perché rappresentano l'elemento di valutazione e merito, cosa di cui c'è un gran bisogno».
(Fonte: V. Santarpia, CorSera 03-11-2013)