Home 2013 2 dicembre FINANZIAMENTI FINANZIAMENTI. SEPARAZIONE DELLE DECISIONI DI BILANCIO TRA GLI ATENEI E LO STATO
FINANZIAMENTI. SEPARAZIONE DELLE DECISIONI DI BILANCIO TRA GLI ATENEI E LO STATO PDF Stampa E-mail

Negli ultimi cinque anni i professori sono diminuiti di diecimila unità e la dinamica proseguirebbe allo stesso ritmo con le regole previste dalla legge di stabilità. Nel decennio 2008-2018 avremmo una riduzione complessiva di circa ventimila unità - un docente su tre - con una radicale riduzione dell'offerta didattica e della qualità della ricerca. Abbiamo presentato diversi emendamenti per eliminare o almeno attenuare il blocco del turnover sia nell'università sia negli enti. Su questo punto bisogna chiarire un equivoco creato ad arte dal Ministero dell'Economia. Il blocco del turnover non è finalizzato a impedire sforamenti della spesa pubblica, ma solo a ridurla senza fare rumore. Infatti, l'eventuale decisione di un ateneo di assumere un professore non comporta un corrispondente aumento del finanziamento statale. Da vent'anni, con la L. 537/1139, il Fondo FFO non è più obbligato alla copertura delle spese di personale delle università per il semplice motivo che la competenza sugli stipendi è stata trasferita dal Ministero ai bilanci degli atenei. Lo stanziamento previsto in FFO, pertanto, non può essere superato dalle decisioni di politica del personale a livello locale. Ovviamente, se poi l'organo di governo dell'ateneo non rispetta il budget assegnato e assume professori senza disporre delle risorse necessarie, compie una scelta illegittima di cui pagherà inevitabilmente le conseguenze, incorrendo nelle procedure di “warning” che possono condurre perfino al commissariamento.
Le leggi attuali garantiscono quindi la separazione delle decisioni di bilancio tra gli atenei e lo Stato. In sostanza, quando Governo e Parlamento fissano la quota di FFO pongono un vincolo finanziario insuperabile e non sarebbero perciò necessari ulteriori vincoli al turnover. L'attuale legge di stabilità prosegue su questa strada con la proroga del blocco parziale del turnover fino al 2018, determinando una riduzione di risorse per i prossimi anni.
(Fonte: http://waltertocci.blogspot.it/2013/11/non-si-puo-accettare-il-declino.html 15-11-2913)