Home 2013 1 novembre LIBRI UN SAGGIO IPERCRITICO: “BARONI E PORTABORSE. I RAPPORTI DI POTERE NELLE UNIVERSITÀ”
UN SAGGIO IPERCRITICO: “BARONI E PORTABORSE. I RAPPORTI DI POTERE NELLE UNIVERSITÀ” PDF Stampa E-mail

Autore: Giulio Palermo. Editori Internazionali Riuniti, Roma 2012, pp. 28
Giulio Palermo, ricercatore di Economia politica nell’Università di Brescia e autore di questo saggio molto critico, vuole analizzare «i rapporti di potere all’interno dell’università e il modo in cui tali rapporti condizionano la produzione scientifica e, più in generale, l’assolvimento delle funzioni economiche e sociali dell’università». L’Autore sviluppa una concezione radicale, d’ispirazione marxista, soffermandosi sui meccanismi che conferiscono potere a determinati soggetti e che riproducono nel tempo le relazioni di potere esistenti. All’interno di questa concezione – secondo l’Autore – «l’università baronale italiana diventa un sistema di potere, in cui il reclutamento per cooptazione condiziona l’intera vita universitaria, ben al di là del semplice momento concorsuale».
Nel saggio, Palermo non si occupa degli «atti illeciti, più o meno gravi e diffusi, che ricevono attenzione da parte di giornalisti e magistrati. Ma di tutti gli altri: quelli che riguardano il normale funzionamento dell’università e che non sono mai veramente affrontati in sede scientifica, né tanto meno politica. Il problema dell’università non sta nelle sue distorsioni, ma nei suoi meccanismi ordinari di funzionamento e di riproduzione». La cooptazione emerge «come elemento di continuità e di stabilità nei rapporti accademici e come fattore di condizionamento dell’intera vita accademica».
(Fonte: L. Cappelletti, rivistauniversitas settembre 2013)
L’autore scopre l’acqua calda (la cooptazione) che non è un male in sè, ma è un male per come può essere gestita come sono un male i concorsi male gestiti. A Harvard o a Stanford per una promozione a Professor viene chiesta al candidato una rosa di nomi degli scienziati più illustri nel suo campo di studi, ai quali richiedere lettere di referenze molto circostanziate. E, tipicamente, quel candidato indicherà, in questa rosa di nomi, anche studiosi che sono certamente illustri ma anche amici, con i quali in passato ha fatto ricerca o ha condiretto una rivista, ecc. Dunque, le condizioni potenziali per la “raccomandazione” e conseguente cooptazione esistono persino nelle università migliori del mondo. Nel “mercato” dei professori delle università d’élite americane, l’elemento cruciale è l’importanza della reputazione nella comunità scientifica. Questa è cooptazione non male. (PSM)