Home 2013 1 novembre FINANZIAMENTI FINANZIAMENTI. L’FFO NEL DM PER LA PROGRAMMAZIONE UNIVERSITARIA 2013-2015
FINANZIAMENTI. L’FFO NEL DM PER LA PROGRAMMAZIONE UNIVERSITARIA 2013-2015 PDF Stampa E-mail

Il 27 settembre è stato firmato il Decreto Ministeriale per la Programmazione Universitaria 2013 – 2015. Il decreto è stato trasmesso alla Corte dei Conti per la registrazione. Negli articoli 4 e 5 si prevede che le Università possano attingere alle risorse messe a disposizione per la programmazione triennale con un meccanismo di premi e punizioni e come venga rimodulato l’FFO (Fondo di Finanziamento Ordinario). Da precisare che queste risorse non sono aggiuntive, ma detratte dal FFO, che nel 2013 è decurtato di 400 milioni rispetto al 2012.
L’FFO viene suddiviso su 4 voci: Didattica, Ricerca, Programmazione e Interventi specifici. Si apre perciò su un nuovo fronte la competizione tra Atenei per accaparrarsi le ormai scarsissime risorse.
La quota didattica dell’FFO sarà suddivisa sulla base di: costo standard per studente (a oggi però ancora non determinato, risultati conseguiti nella didattica (a discrezionalità valutativa del MIUR).
La quota ricerca dell’FFO sarà invece su base premiale, con riferimento alla VQR.
La quota programmazione, rispetto alla bozza Profumo, si riduce invece sensibilmente. Riteniamo, a sostegno di quanto già scritto dal CUN, che l'attribuzione della valutazione dei progetti non debba essere svolta da una commissione di esperti di nomina ministeriale. Crediamo sia opportuno tutelare l'autonomia del sistema universitario dal diretto intervento ministeriale nella valutazione dei progetti attribuendo al CUN, eventualmente, la definizione dei criteri per la scelta di esperti valutatori e la nomina di una commissione ad hoc.
(Fonte: flcgil.it 03-10-2013)