Home 2013 30 luglio LIBRI COSTO DELL’IGNORANZA. L’UNIVERSITÀ ITALIANA E LA SFIDA EUROPA 2020
COSTO DELL’IGNORANZA. L’UNIVERSITÀ ITALIANA E LA SFIDA EUROPA 2020 PDF Stampa E-mail
Curatori: Giliberto Capano e Marco Meloni. Editore “Il Mulino” per l’AREL, l’Agenzia di ricerche e legislazione, 2013. Tra le proposte ci sono la realizzazione di un’Agenzia nazionale per il diritto allo studio che coordini e razionalizzi le iniziative finora frammentate, una ridefinizione dei compiti dell’ANVUR, l’Agenzia per la valutazione, la razionalizzazione e la riorganizzazione dei finanziamenti e dei sistemi di premialità, l’introduzione di report sulla ricerca almeno con cadenza quinquennale.
A Roma, il 10 giugno, il libro è stato discusso dal Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, dal Presidente dell'Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani ed ex premier Giuliano Amato e dal professore di Scienza Politica e Vice Presidente dell'AREL Filippo Andreatta. Ha moderato la discussione Antonio Polito, editorialista del Corriere della sera. Trappola dell’ignoranza è la metafora usata da Filippo Andreatta che, illustrando i dati Ocse ed Eurostat, ha spiegato come solo il 9% degli iscritti all’università proviene da famiglie in cui i genitori non sono laureati, con la conseguenza che ai livelli più elevati dell’istruzione accedono solo coloro che appartengono già a un ceto selezionato mentre gli altri subiscono un intrappolamento della condizione sociale di provenienza. A questo riguardo, Giuliano Amato ha rimarcato la terrificante gravità del problema, ma ha anche fatto cenno all’unica esperienza finora condotta per rimuovere una simile iniquità sociale, nell’ambito della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Prestigioso laboratorio questo, da cui proviene la parte più ampia della classe dirigente italiana, che ha attuato un protocollo di azioni volte a mettere in moto l’ascensore sociale.
Altra grande difficoltà del nostro Paese rispetto ai Paesi competitori è quella dell’investimento nell’istruzione che ha subito, soprattutto nell’attuale crisi, drastici tagli mentre i dati Ocse dimostrano la forte correlazione tra investimenti nell’istruzione e crescita economica. Nell’ampia relazione di Giuliano Amato, è emerso al riguardo come le università si diano le capacità di trovare finanziamenti non necessariamente pubblici. L’Europa dispone di risorse rilevanti, ma noi siamo estranei alla programmazione europea di ricerca che stabilisce dove destinare i fondi e bisogna responsabilizzare le Università, agendo sulla valutazione come strumento di miglioramento e di governo. Le proposte individuate nel libro vanno tutte nella direzione della soluzione delle criticità sollevate e al riguardo il ministro Carrozza ha espresso la condivisione dello spirito e di molte delle proposte stesse.