Home 2013 6 Maggio RANKING AMERICA LATINA. ATENEI LATINO-AMERICANI E RANKING
AMERICA LATINA. ATENEI LATINO-AMERICANI E RANKING PDF Stampa E-mail

Da qualche anno alcune agenzie hanno iniziato a elaborare ranking per singoli gruppi disciplinari e per macroaree regionali o continentali. È il caso di QS, che nel 2011 e 2012 ha fornito i dati riguardanti l'America Latina. Delle prime 250 università classificate, ben 65 sono brasiliane e di quel paese è la prima, l'Università di San Paolo. Gli atenei brasiliani eccellono in particolare per numero di ricerche pubblicate e per docenti provvisti di un titolo di PhD. Le università di Brasile, Messico, Colombia, Cile e Argentina occupano l'80% dell'intero ranking del continente, a dimostrazione di una maggiore maturità dei sistemi d'istruzione superiore in questi paesi. Qualche sorpresa si ha nella graduatoria delle eccellenze: nei primi 10 posti troviamo ben 4 università cilene (l'Università del Cile, la Pontificia Università del Cile, l'Università di Concepcion, l'Università di Santiago), 3 brasiliane, 2 messicane e 1 colombiana. Segue all'undicesimo posto l'Università di Buenos Aires: l'Argentina ha solo due atenei classificati fra i primi venti.
QS svolge anche un'indagine basata sulla reputazione accademica: ai docenti è chiesto di segnalare gli atenei in cui si sono realizzate in un dato periodo le migliori ricerche nel loro settore. I risultati dello scorso anno vedono primeggiare il Messico con due istituzioni, l'Unam (Università Autonoma del Messico) e il Tecnologico di Monterrey. La realtà accademica latino-americana a confronto del resto del mondo è stata esaminata dal prof. Simon Marginson (Improving Latin American universities’ global ranking, in University World News, n. 225). A fronte di una popolazione dell'8,5% di quella mondiale e di un prodotto lordo pari all'8,7%, l'America Centrale e quella del Sud possono contare solo su 11 atenei fra i primi 500 e su 3 nei primi 200 della graduatoria stilata dall'Università di Shanghai. Secondo il Times sarebbero tre – due brasiliani e uno cileno – quelli posizionati nei primi 400. Altri ranking basati sull'analisi dei dati bibliometrici (Leiden e Scimago) e sulla presenza di rapporti scientifici in internet (Webometrics) rivelano una maggiore presenza di istituzioni latino americane e soprattutto un'evidente crescita della produzione scientifica nell'arco degli ultimi dieci anni: più che raddoppiata in Messico e Cile, quasi quadruplicata in Brasile.
(Fonte: S. Paleana, http://tinyurl.com/cmkgusv rivistauniversitas n. 128 aprile 2013)