Home 2013 6 Maggio RICERCA E RICERCATORI RIENTRO DEI CERVELLI. LETTERA AL MINISTRO
RIENTRO DEI CERVELLI. LETTERA AL MINISTRO PDF Stampa E-mail
I sottoscrittori di questa lettera sono tutti ricercatori che hanno beneficiato del Programma di Rientro dei Cervelli, ritornando in Italia come figure assimilabili a ricercatori o professori delle due fasce. Pochi giorni fa è diventato di dominio pubblico il ritardo dei rinnovi delle borse “Rita Levi Montalcini”, che rischia di provocare una “fuga di ritorno” di molti giovani ricercatori (La Repubblica, 5 Marzo 2013). Con questa lettera vorremmo portare alla Sua attenzione una questione simile e altrettanto grave, che riguarda i vincitori del Programma del Rientro dei Cervelli. L’ultima edizione (prima della sua trasformazione nel Programma “Rita Levi Montalcini”) risale al 2008/2009. Il MIUR investe ogni anno risorse ingenti per permettere l’immissione in ruolo dei “cervelli rientrati” attraverso il sistema delle chiamate dirette. Poiché́ negli ultimi tre anni non si sono svolti nuovi concorsi per l’accesso al ruolo di professori, la chiamata diretta costituisce di fatto l’unico modo per evitare che i beneficiari del Programma ritornino all’estero alla scadenza del loro contratto, al massimo quadriennale. Purtroppo, però, la legislazione (in particolare la Legge del 9 Gennaio 2009, Art. 1 bis) induce a ritardare la presentazione delle istanze di chiamata diretta, lasciando pochi mesi per la conclusione del loro iter. Si tratta di una norma irrazionale: se da un lato l’interessato rischia di rimanere senza contratto in caso di ritardi amministrativi, dall’altro l’eventuale esito negativo dell’istanza (anche se comunicato prima della scadenza del contratto) non lascerebbe abbastanza tempo per la ricerca di una nuova posizione accademica all’estero o di un diverso lavoro.
(Testo completo della lettera: http://tinyurl.com/blr4jgt ; Fonte: roars 29-03-2013)