Home 2013 6 Maggio ATENEI UNIBO. OPPORTUNITÀ D’IMPIEGO PER I DOTTORI DI RICERCA
UNIBO. OPPORTUNITÀ D’IMPIEGO PER I DOTTORI DI RICERCA PDF Stampa E-mail
Trovano più facilmente lavoro all’estero che in Italia i dottori di ricerca che si formano all’Alma Mater UNIBO. Ciò avviene soprattutto tra gli economisti e gli statistici (31%), oltre che tra gli scienziati (25%), intendendo per questi ultimi matematici, fisici, astronomi e informatici. Per chi resta nel Bel Paese le possibilità di trovare impiego in azienda o in enti pubblici sono assai ridotte. I dati sono stati raccolti dal Nucleo di valutazione dell’ateneo bolognese nella sua relazione 2012 sui corsi di dottorato. Le differenze tra i vari ambiti disciplinari sono notevoli. Per esempio, quasi il 41% di medici e chirurghi trova più facilmente impiego negli enti pubblici, mentre nel settore privato – in particolare come libera professione – lavorano soprattutto giuristi (57%), medici veterinari (51%), ingegneri e architetti (42%). Una cosa, però, è certa: la maggior parte dei dottori di ricerca (56%) che proviene dall’Alma Mater non trova lavoro né nel pubblico né nel privato in Italia. Quelli che vengono assorbiti nel primo settore sono il 16%, nel secondo invece il 27%. Va meglio a chi decide di andare a lavorare all’estero. “Le imprese – dichiara il prorettore alla ricerca dell’Alma Mater di Bologna, Dario Braga, esprimendo una propria opinione sul rapporto 2012 – devono capire che hanno bisogno di chi sa fare ricerca per ripartire: il sistema imprenditoriale va educato”, in maniera tale che possa innovarsi. Mentre in Italia “il dottorato è stato sempre visto come un viatico per la carriera accademica”, all’estero capita sempre più spesso che le imprese offrano impiego a dottori di ricerca italiani. La colpa di questa fuga di cervelli non è solo del nostro sistema produttivo, ma anche dell’università che sforna ‘risorse’ con un’età fuori mercato. A tal proposito, l’ateneo bolognese sta lavorando su più fronti per offrire maggiori possibilità di lavoro ai propri dottori di ricerca: “Abbiamo già attivato corsi di dottorato su progetti comuni con le aziende – spiega Braga – ad esempio Telecom, Unipol e imprese di ambito chimico-farmaceutico”. Il tutto è reso più facile grazie al ‘dottorato industriale’ concordato in via preventiva tra gli atenei e le imprese, una norma emanata recentemente dal ministro Profumo. Inoltre, “a partire dal prossimo ciclo, quindi da quest’anno – aggiunge il prorettore – saranno offerti a tutti i dottorandi corsi di comunicazione, business planning, economia di mercato e strutture societarie”, affinché siano più preparati quando entreranno in contatto con il mondo del lavoro.
(Fonte: universita.it 10-04-2013)