Home 2013 6 Maggio EU. ESTERO USA. HARVARD E LE NOSTRE
USA. HARVARD E LE NOSTRE PDF Stampa E-mail
L’estate scorsa, Vittorio Zucconi aveva lanciato una vera e propria provocazione dalla sua rubrica settimanale “Hotel America”. Le più rinomate università statunitensi, quelle che occupano i primi posti delle classifiche internazionali degli atenei, vengono spesso idealizzate e amaramente confrontate con le università italiane, tacciate di provincialismo, di inefficienza e basso livello scientifico. Zucconi mette in dubbio che il livello degli atenei italiani sia così mediocre e anche su Roars abbiamo mostrato che la produttività scientifica italiana regge bene i confronti internazionali. Inoltre, anche il sogno americano ha un rovescio della medaglia. Zucconi spiega la dura realtà delle rette iperboliche, che possono avvicinarsi ai 40.000 euro all’anno. Alcune famiglie cominciano ad accantonare il gruzzolo fin dalla nascita dei figli, i meno fortunati sono costretti ad indebitarsi: due terzi degli studenti escono dall’università gravati da un debito di 24.000 dollari a testa. È il prezzo dell’eccellenza, si dirà, il risultato della competizione per accaparrarsi i migliori docenti. Eppure, come spiega Zucconi, nel mercato della istruzione superiore privata chi non ha il marchio altisonante di una delle top 30 università, dove su dieci che fanno domanda ne viene accettato uno, dove attirare clienti, come un supermercato o una boutique. II sogno (universitario) americano del figlio del mio amico, se non avrà la fortuna di una borsa di studio sportiva, se non vorrà caricarsi di debiti o lavorare come cameriere per integrare i costi con le mance, non si realizzerà. Due terzi degli studenti americani escono dalle università con 24mila dollari di debiti a testa. Se proseguono dopo la laurea negli studi di medicina, di legge, o verso master e dottorati, il peso del debito medio arriva a 80mila dollari. Pensateci bene prima di puntare ad Harvard.
(Fonte: redazione Roars http://tinyurl.com/caylt3j 31-03-2013)