Home 2012 10 Dicembre RICERCA. CRUI. IPOTESI E PROPOSTE PER I PROSSIMI BANDI PRIN E FIRB
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1. Si auspica che sia abolito il ricorso alle “quote” assegnate a ciascuna università e che la valutazione sia basata esclusivamente sulla qualità dei progetti, senza che intervengano altre considerazioni. Trattandosi di un argomento delicato, sarebbero necessari approfondimenti nelle sedi opportune.

2. Il cofinanziamento dovrebbe essere eliminato per i FIRB.

3. I progetti (PRIN e FIRB) dovrebbero essere compilati solo in lingua Inglese, per le discipline che usano principalmente questa lingua a livello internazionale.

4. I Progetti PRIN, anche se basati su un network, dovrebbero consistere di un unico file del tipo “Modello A” per:

A. rendere più facilmente leggibile il progetto. Per l’indicazione del ruolo dei partner sarebbe sufficiente una scheda in cui si indichino competenze e funzionalità nel team del tipo di quella che viene utilizzata nei progetti Cooperation del Settimo Programma Quadro dell’UE a due fasi (semplice tabella);

B. renderne così possibile un’efficace valutazione anche da parte di valutatori stranieri che sono poco abituati alla lettura di progetti presentati in maniera così macchinosa.

5. Il tempo a disposizione per la costruzione dei progetti e della presentazione delle domande dovrebbe essere notevolmente superiore a quello concesso nel caso attuale.

6. Si dovrebbero utilizzare (a meno di specifiche e motivate criticità in alcune aree) esclusivamente revisori stranieri o comunque di livello internazionale, evitando possibili conflitti di interesse e, data la estrema eterogeneità dei progetti presentati, ponendo particolare attenzione alle necessarie competenze dei referees (con validazione, bibliometrica ove presente, da parte di autorevoli società scientifiche, se assente).

7. La banca dati dei revisori dovrebbe essere aggiornata, tenendo anche in considerazione quelle già esistenti a livello europeo (es. esperti valutatori 7° PQ1), sia in quantità (pochi i nomi degli stranieri presenti), sia in qualità (verifica della validità scientifica dei revisori), sia in termini di informazione contenuta (migliore gestione delle parole chiave) e validata sulla base del superamento di soglie minime di attività, ove possibile mutuando criteri nazionali (es. ANVUR) per evitare ulteriori aggravi di lavoro.

Rispetto a questo punto, si sottolinea che gli Atenei e la CRUI si impegnano sin da ora a una fattiva collaborazione per la costruzione e l’aggiornamento di una banca dati di revisori internazionali.

8. È fondamentale che le valutazioni siano utilizzate da un panel in una study section ai fini della costruzione di una graduatoria finale. Questa procedura sarebbe effettivamente comparativa e ridurrebbe le disparità nei parametri di giudizio tra revisori. Le study section in presenza, utilizzate con successo in diversi paesi alla fine del processo di revisione, devono diventare il controllo di qualità finale. Le study section, come elemento terminale del processo di selezione, dovrebbero essere previste obbligatoriamente e opportunamente regolate. A tale scopo il CINECA potrebbe sviluppare gli adeguati strumenti a supporto dei lavori preparatori per il loro svolgimento.
(Fonte: documento CRUI sui progetti PRIN/FIRB 30-10-2012)