Home 2012 18 Novembre RICERCA. IL CONFRONTO IN EUROPA
RICERCA. IL CONFRONTO IN EUROPA PDF Stampa E-mail

Nelle classifiche internazionali sul numero dei ricercatori su 1.000 occupati, l'Italia occupa la 34 esima posizione su 35 paesi con la metà dei ricercatori di paesi come la Corea, la Slovenia, l'Estonia, per non parlare di quelli del Nord Europa. Lo stesso vale per gli investimenti: secondo l'Innovation Union Competiveness Report del 2011 dell'Unione europea,

l'incremento dei finanziamenti in Italia, infatti, è stato più che modesto passando dall'1,05% del prodotto interno lordo nel periodo 2000-2009, all'1,26% del 2010. Numeri lontani dall'incidenza sul pil che pesa per più del 2% in Francia o in Germania per esempio. E non solo, perché il numero di ricercatori è nettamente inferiore rispetto agli altri Paesi Ocse (2,8 ricercatori ogni 1.000 abitanti in Italia, contro i 5,4 dell'Unione europea allargata), così come la quantità dei brevetti: sono poco più di 4 mila le domande di brevetti internazionali depositate nel 2010, in crescita sì dell'0,5% rispetto al 2009, ma la metà, per esempio, di paesi come la Francia. Ma c'è un dato positivo: il sistema di ricerca italiano è caratterizzato da un'alta produttività, seppur individuale: i ricercatori pubblicano, in media, più articoli dei colleghi di altri paesi. E la qualità dei loro articoli, misurata attraverso appositi indicatori, è comunque superiore alla media (anche se inferiore in generale a quella dei paesi più avanzati). Dunque si fa di necessità virtù.
(Fonte: ItaliaOggi 29-10-2012)