Home 2012 18 Novembre USA. LA LAUREA IN GIURISPRUDENZA A HARVARD
USA. LA LAUREA IN GIURISPRUDENZA A HARVARD PDF Stampa E-mail

L'Università di Harvard è un posto che resta nel cuore di chi, come chi scrive, vi ha trascorso un anno studiando legge per ottenere un master alla «Law School». Ciò che per una valdostana è subito evidente entrando in Università è l'incredibile babele di lingue, culture, religioni. Come tutti i migliori atenei americani, Harvard adotta la politica di ammettere persone di diverse origini perché ciò apporta un arricchimento culturale e un pregio. La facoltà di legge offre tre programmi di studi: una laurea in tre anni per chi non ha mai praticato il diritto in precedenza (la classica laurea in Giurisprudenza), un master di un anno per chi ha già ottenuto una laurea in legge e un dottorato. Il master frequentato da chi scrive è composto di un numero limitato di studenti (circa 150) provenienti da più di 60 Paesi al mondo. La semplice interazione tra persone diverse e altamente qualificate rende questo posto unico al mondo. L'interazione insegna molto sia agli studenti sia ai professori ed è anche aiutata dal metodo di studio socratico. Se negli atenei europei l'idea è di apprendere quante più nozioni possibili dal professore, il metodo americano è basato sull'esperienza pratica. A lezione gli studenti devono arrivare avendo già letto il materiale di cui si discuterà in classe e l'apprendimento avviene attraverso lo scambio d'idee e l'interazione, si discute di ciò che si è letto, di come sarebbe possibile cambiarlo e di come la questione è affrontata in altri paesi del mondo. Si è obbligati a interagire con i professori che nella maggior parte dei casi, amano discutere con gli studenti anche fuori dalle aule, dopo le lezioni. L'apprendimento pratico avviene anche attraverso quelle che chiamano «clinics»: grazie alla collaborazione con diversi studi legali, gli studenti possono lavorare su casi reali e imparare cosa significhi mettere in pratica il diritto. E' una possibilità unica per misurarsi con la realtà e andare in varie parti del mondo lavorando con un team di studenti-avvocati.
(Fonte: D. Palombo, La Stampa 02-11-2012)