FRANCIA. IN DISCUSSIONE L'AERES (AGENCE D'EVALUATION DE LA RECHERCHE ET DE L'ENSEIGNEMENT SUPERIEUR) |
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La valutazione in Francia è stata affidata a un'agenzia creata appositamente nel 2007, l'Aeres (Agence d'évaluation de la recherche et de l'enseignement supérieur). L'Aeres non effettua valutazioni di persone, che restano una prerogativa degli organismi da cui dipendono i ricercatori e
i docenti. Dalla sua nascita ha valutato 4mila programmi di formazione universitaria e 3mila istituti di ricerca (che nel sistema francese sono spesso delle unità miste Cnrs-università, o Inserm-Università). In questo momento in Francia sono in corso gli stati generali della ricerca (www.assises-esr.fr) per fare il punto sulla situazione della ricerca e dell'insegnamento universitario; in questo contesto sono state avanzate diverse critiche all'Aeres. Il suo operato è stato messo in discussione (in particolare in un recente rapporto dell'Académie des sciences, che ne chiede la soppressione); una certa opacità nella creazione dei comitati, la distribuzione poco plausibile di voti troppo elevati, la creazione di uno strato burocratico che obbliga i ricercatori a produrre ulteriori rapporti oltre a quelli cui sono già sottoposti, le inevitabili lamentele di chi non è stato valutato bene, e la difficoltà di valutare nelle scienze umane sono gli argomenti ricorrenti. A fronte di questi si deve considerare come l'Aeres abbia creato la prima base di dati relativamente uniforme sul sistema di ricerca e insegnamento francese. Non si limita ad assegnare un voto, ma pubblica i rapporti qualitativi di valutazione. Questo fa sì che sia largamente consultata e utilizzata dagli studenti e dalle loro famiglie al momento della scelta di una facoltà, dai ricercatori e dai docenti che vogliono orientare la propria carriera. Chiunque legga un rapporto qualitativo dell'Aeres può facilmente fare la tara di eventuali parzialità e andare al sodo (è un laboratorio dove si pubblica? L'attività è sparpagliata o coesa? Le pubblicazioni sono buone? È in grado di attrarre personalità internazionali?). Un altro vantaggio indiretto è quello che è considerato come un carico di lavoro supplementare: la redazione di un rapporto di ricerca a livello di laboratorio o dipartimento incita le persone a mettersi intorno a un tavolo e a riflettere sul proprio operato, un esercizio durante il quale si ottiene spesso un notevole e utile feedback. Va anche notato che il sistema francese prevede una complementarità e indipendenza degli attori principali: l'Aeres valuta ex post; la sua cugina Anr (Agence nationale de la recherche) valuta ex ante e finanzia i progetti di ricerca. Quello che stupisce è come la comunità delle scienze umane non abbia trovato nel problema della valutazione un’interessante sfida intellettuale e si sia sostanzialmente limitata a chiamarsi fuori dal gioco. Non sono a conoscenza di studi seri sul problema; fioccano gli aneddoti e le dichiarazioni tonitruanti. Si ode spesso un’obiezione di principio all'idea stessa di valutazione. Ma l'obiezione non ha senso da un punto di vista etico; chiunque eserciti una funzione pubblica deve essere in grado di rendere conto di quanto sta facendo nel modo più oggettivo possibile. (Fonte: R. Casati, IlSole24Ore 14-10-2012) |