Home 2012 23 Agosto STUDENTI FUORI CORSO. LA DEMAGOGIA DELLE TASSE BASSE
STUDENTI FUORI CORSO. LA DEMAGOGIA DELLE TASSE BASSE PDF Stampa E-mail

Il fuoricorso domina le nostre facoltà: i 598.512 fuoricorso italiani rappresentano poco più del 33 per cento degli iscritti alle università. Bene fa il governo ad aumentare le rette per chi non frequenta e non dà esami, ma rimane parcheggiato nelle aule con costi sociali altissimi (si maschera la disoccupazione con lo status di universitario fuoricorso). Altrove, dove le università funzionano e non sono fabbriche di titoli legali, lo studente che non termina gli studi nel tempo previsto dai regolamenti decade ed esce dall'università. L'innalzamento delle rette sarà un incentivo a fare meglio. Gli atenei ingolfati non possono funzionare e quanto meno costano tanto peggio vanno. Speriamo che a rimetterci non siano anche quegli studenti lavoratori che per necessità prolungano i tempi di studio. Deleteria, tuttavia, è quest'assillante demagogia delle tasse basse, che va a detrimento dei "più poveri", per usare il linguaggio classista, e del "meridione". Al sud, infatti, le rette coprono meno del dieci per cento dei costi, al nord il 30, e la differenza si vede.
(Fonte: Il Foglio 02-08-2012)