Home 2012 23 Agosto VALUTAZIONE. DUE SEMPLICI MISURE A COSTO ZERO PER AUMENTARE LA TRASPARENZA
VALUTAZIONE. DUE SEMPLICI MISURE A COSTO ZERO PER AUMENTARE LA TRASPARENZA PDF Stampa E-mail

In primo luogo, suggerirei di mettere a disposizione del pubblico i risultati individuali della VQR. Per i non addetti ai lavori, la VQR è la Valutazione della Qualità della Ricerca, un enorme esercizio di analisi della produzione scientifica dell’università. Ciascun docente ha dovuto indicare i suoi tre migliori lavori dal 2004 al 2010 che ora l’ANVUR (www.ANVUR.org) sta valutando con una serie di procedure molto complesse. Per i settori scientifici e medicina si basano su una serie di parametri oggettivi, come il numero di citazioni (settori bibliometrici). Invece per le scienze sociali, legge e le facoltà umanistiche la valutazione si basa sul giudizio di esperti sul singolo prodotto (peer review), e quindi potrebbe essere più influenzata da pregiudizi o simpatie personali. In ogni caso, i risultati dovrebbero essere disponibili alla fine dell’anno. Ciascun prodotto riceverà un giudizio da A (ottimo) a D (meglio non esprimersi). Questi giudizi dovrebbero essere noti solo all’autore e al rettore, che ha un interesse a conoscerli in quanto i risultati aggregati dovrebbero determinare in parte il finanziamento degli atenei. In secondo luogo, si potrebbero rendere pubbliche le pagine personali dei professori sul sito ufficiale CINECA, attualmente consultabili solo dall’interessato e dal ministero. Essa contiene un elenco delle pubblicazioni e varie altre informazioni sull’attività del docente (fondi di ricerca ricevuti, posizioni nelle società scientifiche etc.). Le informazioni sono caricate dal docente stesso e fino a poco tempo fa pochi si prendevano cura di aggiornarle. L’avvio delle procedure per le abilitazioni nazionali ha cambiato la situazione. La possibilità di essere commissario (per gli ordinari) o di presentarsi a concorso (per gli altri) dipende dal numero e dal tipo di pubblicazioni che risultano nel sito al 15 luglio 2012. I docenti hanno quindi avuto un interesse a completare i dati, almeno per le pubblicazioni. Ambedue le riforme sono a costo zero: basterebbe una semplice modifica del software. Spero che non si invochi la legge sulla privacy, che in Italia viene spesso usata per difendere i potenti o solo i piccoli privilegiati. Non vedo, infatti, come possa essere rilevante nel caso in questione: si tratta di pubblicizzare informazioni sul lavoro di dipendenti pubblici. Ed i contribuenti hanno diritto a sapere se i dipendenti pubblici lavorano e quanto. (Fonte: G. Federico, noisefromamerika.org 21-07-2012)
Un commento (Pino 21-07-2012). La proposta di mettere a disposizione del pubblico i risultati individuali della VQR è pericolosa perché può essere strumentalizzata e danneggiare alcuni. Infatti, la VQR è pensata per una valutazione delle singole Università: è vero che ciascun docente ha dovuto indicare i suoi tre migliori lavori dal 2004 al 2010, ma non in "piena libertà". Infatti, se 2 docenti della stessa Università sono cofirmatari di uno stesso lavoro (supponiamo "eccellente", molto importate e citato), tale lavoro poteva essere indicato per la VQR solo da uno dei due. E (quasi paradossalmente) per l'Università è più conveniente che il docente meno produttivo tra i due indichi tale lavoro "eccellente" tra i suoi 3 migliori per la VQR. Quindi se i dati della VQR vengono utilizzati per la valutazione dei singoli addirittura può essere penalizzante per i docenti più meritevoli.
Un altro commento (Renzino l'Europeo 23-07-2012). L'errore è assumere come principio che la valutazione "delle strutture" in Italia debba essere fatta come in UK. Questo è un falso giuridico, politico, storico, accademico, concettuale, e pratico. Meglio: andrebbe classificato come "falso ideologico". Dalla qual cosa discendono varie aporìe, fra cui - a buon diritto - la difforme considerazione delle procedure di valutazione dei singoli prodotti di ricerca. Non ci sarebbe alcun elemento ostativo alla valutazione dei singoli, nell'Università Italiana, talché esiste anche una procedura di rendicontazione triennale del lavoro dei singoli, Mai valorizzata per quanto si sarebbe dovuto. Ma l'impostazione della VQR sul modello britannico (fuori luogo) e sulle tecniche procedurali iper-australiane (sballate) ha modificato i connotati all'intero esercizio di valutazione.