Home 2012 16 Luglio RIVISTE SCIENTIFICHE. L’ACCESSO ON LINE: GREEN OA E GOLD OA
RIVISTE SCIENTIFICHE. L’ACCESSO ON LINE: GREEN OA E GOLD OA PDF Stampa E-mail

È proprio la mancanza di sostituibilità delle riviste scientifiche, che ha permesso agli editori commerciali di esercitare, nel tempo, un potere di monopolio all’interno del mercato. Ma il panorama sta modificandosi rapidamente: il mercato delle pubblicazioni scientifiche sta andando incontro alla rivoluzione rappresentata dall’Open Access.
Con l’espressione Open Access (OA), nel contesto dell’editoria scientifica, si indica l’accesso online, libero e  illimitato, agli articoli pubblicati su riviste scientifiche. L’Open Access nasce in risposta alla Serial Crisis, come una “pratica“ adottata da piccoli gruppi di scienziati o singoli scienziati che liberamente decidono di rendere accessibili al pubblico i propri elaborati, che cessano così di essere “segretati“ dagli editori. La diffusione dell’Open Access ha spinto molte case editrici a fornire riviste interamente in modalità Open Access; altre hanno preferito operare attraverso il tradizionale sistema di abbonamenti, ma offrendo al contempo anche un libero accesso alle versioni elettroniche dei loro articoli. Si distinguono due forme principali di distribuzione dei contenuti in modalità Open Access: la Green OA e la Gold OA.
Quando parliamo di Green OA ci si riferisce alla pratica dell’auto-archiviazione di un lavoro da parte del suo autore: si può trattare di un manoscritto, di un manoscritto già accettato in attesa di essere pubblicato, o addirittura di un articolo che è già stato pubblicato.
Per GOLD OA si intende la pratica adottata dalle case editrici che, dopo aver ricevuto un articolo scritto da uno studioso, lo rendono direttamente e immediatamente a libera disposizione on-line del pubblico (e si distingue in questo caso tra OA diretta e OA ritardata a seconda che gli editori rendano i contenuti accessibili al pubblico immediatamente o dopo un determinato lasso di tempo, detto periodo di “embargo”). Queste pubblicazioni vengono generalmente chiamate riviste ad accesso aperto.
Lo sviluppo dell’open access inverte il modello di business su cui si è sempre retta l’editoria scientifica, dove gli editori operavano come venditori di contenuti e i sottoscrittori degli abbonamenti erano i compratori di quei contenuti. Attraverso all’accesso illimitato e libero al sapere scientifico, adesso gli editori diventano fornitori di servizi di diffusione. Sono gli autori che acquistano i servizi di diffusione offerti dagli editori: gli autori pagano per essere passati al vaglio delle consuete procedure di revisione dei pari e perché i loro prodotti della ricerca siano messi a libera disposizione della comunità scientifica. L’effetto innovativo di tutto questo sta nel fatto che proprio grazie all’applicazione dell’OA il mercato delle pubblicazioni scientifiche diviene più competitivo rispetto al passato.
(Fonte: A. Giomi, roars 22-06-2012)