Home 2012 25 Giugno LAUREATI E DOTTORI DI RICERCA. BONUS ALLE IMPRESE PER ASSUNZIONI
LAUREATI E DOTTORI DI RICERCA. BONUS ALLE IMPRESE PER ASSUNZIONI PDF Stampa E-mail

Il credito d'imposta è ogni genere di credito di cui sia titolare il contribuente nei confronti dell'Erario dello Stato. Un credito di imposta può essere destinato a compensare i debiti, a diminuire le imposte dovute oppure, quando ammesso, se ne può richiedere il rimborso, per esempio in sede di dichiarazione dei redditi. In molti Stati sono offerti consistenti aiuti alle aziende che scommettono sull'innovazione. E anche in tempi di crisi, ci sono Paesi che hanno allargato il raggio d'azione: il Portogallo, per esempio, nel 2011 ha esteso il credito d'imposta del 32,5% fino al 2015 e quest'anno ha aumentato il range delle spese agevolabili. Il modello esemplare - secondo uno studio di Sts 37223M - è quello del Canada, che prevede un credito d'imposta federale del 20% per tutti i costi di ricerca e sviluppo sostenuti dalle imprese. In Europa, si distingue la Francia (che investe il 2,26 del Pil in R&S) con un credito d'imposta a quota decrescente: 40% per il primo anno, 35% per il secondo e 30% a regime, oltre a incentivi in denaro per attività di ricerca. I Paesi emergenti, invece, puntano su super deduzioni ed esenzioni fiscali. Il Brasile sconta fino al 180% dei costi in ricerca e sviluppo sostenuti dalle imprese e un ulteriore sconto del 20% sui brevetti registrati, mentre la Cina non applica la "business tax" a chi trasferisce sul proprio territorio tecnologie avanzate, offre esenzioni fiscali a società hi-tech e software house appena insediate, oltre a una deduzione del 150% delle spese di ricerca. Il Sudafrica prevede un ammortamento "sprint" per gli investimenti in R&S, mentre in Russia c'è l'esenzione totale dall'Iva per lo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie, o per il miglioramento di quelli già esistenti.
In Italia nel recente decreto sviluppo, nel quadro di misure a favore del lavoro, s’introduce un contributo in forma di credito d’imposta per le nuove assunzioni a tempo indeterminato di personale altamente qualificato in possesso di laurea magistrale a carattere tecnico o scientifico impiegato in attività di ricerca e sviluppo o in possesso di dottorato di ricerca, conseguito presso una università italiana o estera, senza vincoli sulle attività di impiego. L’aliquota del beneficio è pari al 35%, con un limite massimo pari a 200 mila euro annui ad impresa, delle spese calcolate sul costo aziendale con un vincolo di trattenere il personale assunto per almeno 3 anni. Sono stabilmente destinati alla misura 50 milioni di euro all’anno rivenienti dalle risorse che provengono annualmente dalla riscossione delle tasse sui diritti brevettuali. Il contributo potrebbe favorire oltre 4 mila nuove assunzioni.
(Fonte: Il Sole24Ore 11-06-2012)