Home 2012 12 Giugno LE UNIVERSITÀ CINESI E I MODELLI OCCIDENTALI
LE UNIVERSITÀ CINESI E I MODELLI OCCIDENTALI PDF Stampa E-mail
Di fronte alle strutture che ha trovato in Cina, cosa esporterebbe delle nostre Università? E cosa importerebbe invece? «La tensione per raggiungere il più elevato livello di eccellenze da parte dei professori e un impegno totale allo studio da parte degli studenti: queste sono le caratteristiche generalmente presenti nelle università di "élite" cinesi.  Esportarle non è facile perché di solito appartengono a un Paese e a un popolo coralmente dedicato all'ascesa personale e all'affermazione collettiva. Non mi sembra oggi il nostro caso! Per quanto posso vedere nei ridotti aspetti della mia esperienza, le università cinesi sono totalmente dedicate ad assorbire i modelli organizzativi e i metodi di insegnamento o di ricerca delle università occidentali. I cinesi sanno quindi benissimo cosa devono importare e sanno come tradurre e immergere tutto questo nella grande tradizione culturale cinese». Come l'Europa può intercettare il crescente bisogno di cultura e educazione che arriva dalla Cina? «Prima di tutto questo bisogno è soprattutto attirato dalle università americane. Nonostante le frequenti "irritazioni reciproche" il fascino della potenza e del "soft power" americano appare assai superiore rispetto al fascino dell'Europa. L'ammirazione per il passato europeo non è in grado di bilanciare l'attrazione esercitata dal "presente" americano. (...) Sono quindi ovvi i rimedi che si devono attuare per intercettare questo "crescente bisogno di cultura" che arriva dalla Cina. Costruire l'Europa con un conseguente "soft power" e agire di conseguenza».
(Fonte: Intervista di M. Castelnuovo a Romano Prodi, La Stampa 31-05-2012)