Home 2012 29 Maggio BOLOGNA PROCESS. IL SISTEMA DEI CREDITI
BOLOGNA PROCESS. IL SISTEMA DEI CREDITI PDF Stampa E-mail

Per parlare della crisi attuale della nostra università occorre comunque ricordare che da oltre un decennio il sistema di istruzione superiore italiano è impegnato in un progetto di omologazione continentale promosso dall’Unione europea. Il programma ha dato la stura a innumerevoli critiche, per lo più fondate, al punto che in questi ultimi anni i tempi e le modalità di realizzazione sono oggetto di una profonda revisione anche da parte delle istituzioni comunitarie. Comunque sia gran parte degli interventi legislativi sulla nostra università, a cominciare dalla famosa “riforma del 3+2” (a cui si dimentica sempre di aggiungere un “+3” finale), hanno fatto parte dell’applicazione della road map stabilita a Bologna nel 1999 e subito entusiasticamente accolta dal nostro paese, o sono state presentate come tali. Senza addentrarmi nelle peculiarità giuridiche che sono diverse per ogni stato membro, perché diversi erano i punti di partenza e sono i tempi di realizzazione prescelti, provo a riassumere qui alcuni degli elementi più discussi del Bologna process. In primo luogo ogni tentativo di “introduzione di titoli comparabili”, di “sistema di crediti basato sul carico di lavoro” e di “approccio condiviso all’assicurazione della qualità” ha finito per trasformarsi in una deriva dirigista, in cui l’assoluta necessità di istituire regole comuni per tutti porta a quantificare ogni elemento della valutazione in modo assoluto e univoco, dando spazio a un unico criterio e, di fatto, impedendo, attraverso l’imposizione di parametri unificati, di raggiungere il grande obiettivo per cui lo Spazio europeo dell’Istruzione superiore avrebbe dovuto fondarsi “sulla libertà accademica, l’autonomia istituzionale e la partecipazione di docenti e studenti al [suo] governo”. Dei problemi causati dal sistema dei crediti basati essenzialmente sul numero di pagine di un esame e dell’adozione di una scansione cronologica rigida per la carriera studentesca per gli iscritti di tutte le facoltà, immagino che abbia contezza chiunque abbia varcato la soglia di un ateneo in questi anni.
(Fonte: A. Mariuzzo, linkiesta.it 13-05-2012)