Home 2012 18 Marzo PROFESSIONI. MINI CAMBIAMENTI NEL DECRETO DEL GOVERNO
PROFESSIONI. MINI CAMBIAMENTI NEL DECRETO DEL GOVERNO PDF Stampa E-mail
Nel testo originale del decreto "cresci Italia" i provvedimenti sui servizi professionali erano piuttosto deboli e non cambiano molto dopo il passaggio al Senato. Resta l'abolizione delle tariffe minime, ma gli ordini sembrano aver già trovato un grimaldello per aggirarla. Cancellato invece l'obbligo di fornire un preventivo al cliente. Il concorso notarile è previsto con cadenza annuale, ma senza indicazione del numero di posti da mettere a bando. Per rendere il sistema più concorrenziale, bisogna però cambiare gli ordini. E gli esami di abilitazione alla professione. Due interventi sarebbero auspicabili. In primo luogo, rinunciare una volta per tutte al principio di autoregolamentazione e prevedere che i consigli degli ordini siano composti non solo di professionisti ma anche di rappresentanti delle istituzioni (per esempio, l'Autorità per la concorrenza) dei consumatori (privati e imprese), dei tirocinanti e potenzialmente anche degli studenti universitari delle materie collegate. Probabilmente, ordini siffatti sarebbero meno timidi nell'esercitare l'attività sanzionatoria e meno solerti nell'attività di tutela degli interessi della categoria. In secondo luogo, limitare al minimo il ruolo dei professionisti nella gestione degli esami di abilitazione, per esempio estendendo anche agli esami orali e ad altre professioni il principio dell'accoppiamento casuale delle sedi d'esame introdotto nel 2004 per gli avvocati dell'allora ministro Castelli. (Fonte: M. Pellizzari, lavoce.info 06-03-2012)