Home 2012 1 Marzo L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DEGLI ATENEI
L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DEGLI ATENEI PDF Stampa E-mail

Il nuovo corso del Miur guidato da Francesco Profumo punta decisamente sulla internazionalizzazione: entro l'inizio del prossimo anno accademico (2012/2013) sarà attivato in via sperimentale il portale plurilingue Study in Italy 1, con l'offerta formativa completa degli atenei italiani.
Grazie a un accordo con Cambridge assessment, gli studenti stranieri potranno sostenere il test di accesso in inglese nel loro paese e utilizzarlo come 'voucher' da spendere per l'accesso a un'università italiana (solo per i corsi a numero aperto); infine, ciascun ateneo avrà un corner dedicato agli stranieri, per snellire le procedure burocratiche e fornire tutte le informazioni pratiche.
Il panorama attuale. Sarà un caso ma, come riporta la classifica stilata da Censis Servizi per la Grande Guida Università 2011/2012 di Repubblica, l'unico ateneo statale con un punteggio di 110/110 nell'ambito dell'internazionalizzazione è il Politecnico di Torino, guidato fino a pochi mesi fa dall'attuale numero uno del Miur che oggi - da ministro - vuole dare un'impronta internazionale a tutto il sistema accademico. Molte università, dal canto loro, stanno già lavorando in questa direzione e da anni portano avanti programmi di scambi con l'estero, potenziando le strutture d'ateneo per gli stranieri in arrivo. Sulla scorta dei dati raccolti dal Censis, è possibile creare una classifica ad hoc degli atenei statali - suddivisa in gruppi omogenei - in base al grado d'internazionalizzazione raggiunto, calcolato in centodecimi.
Mega, Bologna batte tutti. Tra i mega-atenei, con più di 40 mila iscritti, il più internazionale (con un punteggio di 97) è l'Alma Mater di Bologna che è impegnato in progetti di cooperazione accademica in tutte le aree del mondo (Europa Centro-Orientale, Asia Centrale, Nord Africa, Medio Oriente, Cina, India). L'ateneo ha anche una sede in Argentina, a Buenos Aires, che svolge un ruolo strategico per l'America Latina. L'Università di Bologna realizza programmi di mobilità per docenti, ricercatori e studenti e aderisce a diversi network internazionali. Punteggi alti anche per le università di Firenze (88), Padova (87) e Torino (84).
Genova guida le grandi. Tra le grandi realtà, con iscritti compresi tra 20 e 40 mila, l'università di Genova (punteggio 92) consente la mobilità di studenti e docenti presso oltre 400 atenei stranieri attraverso l'adesione al programma settoriale Erasmus, nell'ambito del Lifelong Learning Programme. Gli accordi di cooperazione bilaterali permettono la mobilità degli studenti verso istituzioni accademiche straniere per attività di formazione, con possibilità di finanziamento tramite borsa di studio. Buoni risultati anche per l'Università di Perugia (90) e per quella di Pavia (88).
Medi, la conferma di Trento. La dimensione internazionale dell'università di Trento, la più cosmopolita nel gruppo di atenei statali sotto i 20mila iscritti con un punteggio di 103 (e al secondo posto assoluto, considerando anche i politecnici), si è consolidata nel tempo: dal 1997 l'ateneo trentino ha sottoscritto 31 accordi di doppia laurea con altre università straniere, per tutte le facoltà.
Il programma di "Doppia Laurea" consente allo studente di conseguire due titoli - quello italiano e quello dell'università di provenienza - dando ai bi-laureati maggiori possibilità per l'accesso al mondo del lavoro. Un buon piazzamento, in questo gruppo di atenei, lo ottengono anche l'università di Trieste (92) e quella di Udine (91).
Camerino, primo tra i piccoli. Negli atenei con meno di 10 mila iscritti, l'università di Camerino (con 85/110) detiene il primato nel settore della mobilità e delle relazioni con l'estero, in forza degli eventi internazionali promossi tramite il Liason Office, l'International School of Advanced Studies e la Summer School - per favorire gli scambi accademici - e dei corsi di lingua straniera per docenti e studenti in entrata e in uscita, organizzati con l'Ufficio competenze linguistiche. Al secondo posto l'università dell'Insubria (78) seguita da quella di Teramo (77).
(Fonte: La Repubblica Scuola 20-02-2012)