Home 2012 20 Febbraio CRITICHE AL BANDO DELL’ATENEO LA SAPIENZA PER NUOVI PROFESSORI ASSOCIATI
CRITICHE AL BANDO DELL’ATENEO LA SAPIENZA PER NUOVI PROFESSORI ASSOCIATI PDF Stampa E-mail

Caro Ministro, a leggere il bando di concorso pubblicato di recente dall'Ateneo La Sapienza di Roma, bando che utilizza i fondi stanziati dal Parlamento attraverso il Piano Straordinario per l'assunzione di nuovi professori associati, si rimane sbigottiti e increduli. E ci si chiede quale perverso genio dell'amministrazione pubblica abbia mai potuto immaginare una procedura così irrazionale e irragionevole, così irrispettosa della legge e così oscura. Esattamente l'opposto di quello che ci si sarebbe atteso da un governo di “tecnici”, molti dei quali peraltro professori universitari, che vuole fondare la sua azione e il suo consenso sui capisaldi dell'equità, della trasparenza e del ripristino della legalità.
Il bando della Sapienza, infatti, prevede la messa a concorso di cattedre da associato non su singole materie, individuate dai Dipartimenti, secondo le norme della legge 240/2010 e del regolamento di Ateneo, ma su aree CUN, le quali com’è noto possono racchiudere più di venti materie, tecnicamente dette settori scientifico-disciplinari, totalmente diverse una dall'altra. La conseguenza ovvia sarà che si assumeranno professori associati che i Dipartimenti non hanno richiesto e di cui l'Ateneo non ha bisogno.
Di più, sempre in contrasto con la legge, le commissioni che saranno chiamate a valutare sono composte da cinque professori sorteggiati per ciascun’area CUN, cosicché è del tutto evidente che questi cinque membri potranno giudicare adeguatamente solo i candidati appartenenti alle loro stesse materie, mentre saranno manifestamente incompetenti a valutare candidati appartenenti ad altri settori scientifici, con la conseguenza di generare situazioni di disparità e di discriminazione tra i candidati. Il bando della Sapienza, inoltre, non prevede alcuna riserva, pure prevista dalla legge e dal regolamento di Ateneo, per chi ha già vinto un concorso pubblico a professore associato e che prestano servizio come ricercatori nell'Ateneo.
(Fonte: da una lettera aperta al ministro Profumo del Coordinamento Idonei Sapienza 10-02-2012)