Home 2012 10 Gennaio RIFORMA. IN ARRIVO IL DECRETO SUI FONDI STANDARD PER STUDENTE
RIFORMA. IN ARRIVO IL DECRETO SUI FONDI STANDARD PER STUDENTE PDF Stampa E-mail
«Il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo firmerà a breve il decreto attuativo della riforma universitaria sui costi standard per studente, fortemente voluti dal Carroccio». L'annuncio è del senatore Mario Pittoni, capogruppo della Lega Nord in commissione Istruzione del Senato, che nei giorni scorsi ha ottenuto precise rassicurazioni dal nuovo titolare di via Trastevere. «Il provvedimento – ha spiegato il parlamentare - è in attuazione dell'articolo 5 comma 4  lettera f della riforma degli atenei approvata quando eravamo al governo, che fa riferimento all'introduzione del costo standard unitario di formazione per studente in corso, a cui è collegata l'attribuzione di una percentuale della parte del Fondo ordinario che non rientra nella quota premiale di cui alla legge 1/2009». Operazione ispirata al meccanismo del Federalismo fiscale. Con i tagli conseguenti alla pesante crisi economica, stanno venendo a mancare cifre considerevoli al sistema universitario. «Questo - ha ribadito Pittoni - mette a rischio la sopravvivenza anche dei più efficienti atenei del Nord. A salvare le università padane ci sta però pensando la loro "virtuosità", che consente di recuperare risorse aggiuntive grazie ai meccanismi premiali che abbiamo inserito nella riforma. E siamo solo a metà dell'opera. L'obiettivo è di riportare il segno più nei finanziamenti. La riforma, infatti, non è ancora a regime. Grazie a un articolo, per approvare il quale abbiamo a suo tempo messo in campo tutta la forza del nostro movimento, la quota premiale (ora al 12%) è destinata a crescere ogni anno tra lo 0,5 e il 2% del fondo. Puntiamo ad arrivare ad almeno un terzo delle risorse assegnato su criteri di merito, come nei Paesi più avanzati. Inoltre, come detto, è in arrivo il costo standard per studente, che dovrebbe chiudere una volta per tutte il vergognoso periodo della spesa "storica" per cui chi più ha speso in passato più ha continuato a prendere». Per individuare il fabbisogno standard si farà riferimento a tre voci: costo della didattica, in termini di dotazione di personale docente e ricercatore destinato alla formazione dello studente; costo dei servizi didattici, organizzativi e strumentali, compresa la dotazione di personale tecnico amministrativo; costo relativo alla dotazione infrastrutturale, di funzionamento e di gestione delle strutture didattiche, di ricerca e di servizio dei diversi ambiti disciplinari. Da definire solo la quota di fondo ordinario da assegnare all'operazione.
(Fonte: La Padania 04-01-2012)