Home 2011 27 Dicembre VALUTAZIONE. IL CRITERIO DELLA MEDIANA IN FISICA ED ECONOMIA
VALUTAZIONE. IL CRITERIO DELLA MEDIANA IN FISICA ED ECONOMIA PDF Stampa E-mail
In Italia, seguendo la filosofia di introdurre delle soglie minimali, l'ANVUR ha introdotto il criterio della mediana, secondo il quale i candidati, per essere ammessi alla valutazione, devono possedere parametri indicatori della qualità della produzione scientifica, normalizzati per l'età accademica, superiori alla mediana dello specifico settore concorsuale e della fascia per cui si chiede l'abilitazione. Vediamo brevemente il caso di due campi, fisica ed economia, in cui sono noti i valori di alcuni parametri bibliometrici della comunità dei docenti universitari. Il fisico Paolo Rossi ha raccolto gli H-index dei fisici italiani professori ordinari, associati e ricercatori: circa 3000 unità al 2007. Ricordiamo che un ricercatore ha H-index pari, ad esempio, a 10 se le sue 10 pubblicazioni più citate hanno ognuna 10 o più citazioni e le altre pubblicazioni hanno un minor numero di citazioni. Da questo risulta che il 50% dei professori associati e dei ricercatori in fisica, che hanno delle distribuzioni quasi identiche, ha un indice H superiore a 10, mentre il 50% degli ordinari ha un indice H superiore a 15. Quest'ultima differenza è naturale in quanto l'H-index cresce con il tempo, e dunque va diviso per gli anni di carriera. Gli economisti Cristina Marcuzzo e Giulia Zacchia, in un altro studio, hanno utilizzato la banca dati Econlit, che censisce pubblicazioni rilevanti nel campo dell'economia, per fare un'analisi della produttività dei 1600 docenti d'economia italiani. Uno dei risultati più notevoli di quest’analisi è che ben il 16% degli economisti accademici ha zero records su Econlit. E' ovvio che avere zero pubblicazioni implica che almeno la stessa frazione di docenti abbia ricevuto zero citazioni e zero H-index. Questa conclusione è confermata da un altro studio in cui è stato misurato l'indice H per i 696 ordinari delle discipline economiche con la conclusione che la distribuzione è fortemente asimmetrica, con oltre il 40 per cento dei docenti con valori di H compresi tra 0 e 2, e solo il 5 per cento con superiori a 16.-Dunque la mediana per gli economisti si posiziona su valori molto bassi del parametro bibliometrico di riferimento. Il criterio della mediana, nei due esempi considerati, porterebbe dunque a un risultato paradossale. Invece di introdurre un meccanismo che stimoli il miglioramento dei campi meno brillanti rispetto a quelli più brillanti, si avrà l'effetto contrario: una carriera più semplice nei settori scientificamente più deboli ed una carriera molto più difficile nei settori di punta. L'effetto totale è dunque quello di stabilizzare la situazione già esistente piuttosto che introdurre degli incentivi per migliorarla. A mio giudizio la valanga di numeri che sta per investire l'università e la ricerca italiane non sarà la soluzione di nessun problema, e anzi può essere il nuovo schermo dietro il quale mascherare scelte arbitrarie e opportunistiche nonché, come messo in evidenza da Paolo Rossi, bloccare definitivamente il sistema universitario sotto una valanga di ricorsi e cavilli giuridici. L'aspetto chiave di un sistema sano di reclutamento e promozioni, più che nella valutazione, è nella responsabilità delle scelte. Questo criterio, comunemente usato nei vari paesi cui ogni volta si fa riferimento per imitarne solo un aspetto particolare del sistema, è il grande assente che non può essere sostituito da nessun criterio o parametro bibliometrico.
(Fonte: F. Sylos Labini, Il Sole 24 Ore 05-11-2011)