Home 2011 27 Dicembre FORUM NAZIONALE “UNIVERSITÀ, SAPERI E RICERCA”
FORUM NAZIONALE “UNIVERSITÀ, SAPERI E RICERCA” PDF Stampa E-mail
Venerdì 2 dicembre si è svolto al Centro Congressi Roma Eventi un incontro del Forum Nazionale “Università, Saperi e Ricerca” dedicato all’esame dei problemi riguardanti l’Università.
Manuela Ghizzoni ha rappresentato la situazione in Parlamento per quanto riguarda i decreti attuativi della l. 240/10, e ha evidenziato l’importanza del Decreto attuativo riguardante il diritto allo studio, spiegando come a fronte delle critiche che vengono fatte a detto decreto il PD abbia avanzato diverse proposte migliorative in modo non ideologico.
Andrea Cammelli, Direttore del Consorzio Alma Laurea ha svolto un’approfondita analisi sullo stato delle nostre Università in termini di studenti e di laureati, evidenziando le criticità globali del nostro sistema, che fanno sì che l’Italia abbia una percentuale di laureati del 10%, metà della media OCSE, ma anche che la riforma delle lauree, secondo alcuni indicatori, mostra un miglioramento relativamente alla regolarità negli studi.
Andrea Lenzi, Presidente del CUN (Consiglio Universitario Nazionale) ha evidenziato le criticità di un sistema di valutazione in cui tutti i compiti siano riservati all’ANVUR, proponendo una doppia modalità, in cui il CUN si occupi della programmazione, validando l’accreditamento, e lasciando all’ANVUR l’azione di valutazione ex-post.
Marco Mancini Presidente della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) ha analizzato i tre stress di cui ha sofferto l’Università italiana negli ultimi anni: normativo, salariale e finanziario. Ha quindi messo in evidenza il prossimo arrivo e la grandissima importanza del decreto sull’applicazione dell’art. 5 sul ricalcolo del 90% del Fondo di Finanziamento Ordinario, (che non deve essere superata per i soli stipendi), da cui discenderà reclutamento, turn over etc. Ha quindi evidenziato il problema delle tasse di iscrizione per i dottorandi che non fruiscono della borsa di studio, ed ha infine invocato che il 2012 sia un anno di alleggerimento, senza ulteriore proposizione di norme di tipo complessivo e stress normativi che avrebbero solo l’effetto di paralizzare il sistema.
Federica Laudisa, con un’approfondita analisi sulla situazione del diritto allo studio, in particolare ha criticato che si voglia aumentare la percentuale degli idonei che ricevono la borsa innalzando i requisiti di merito e abbassando l’ISEE (indicatore della situazione economica equivalente), con l’effetto di aumentare detta percentuale riducendo il numero degli idonei; ha proposto un doppio sistema, nel quale i c.d. prestiti d’onore siano rivolti a chi non ha diritto alle borse di studio, in particolare a iscritti a scuole di specializzazione e master oppure a chi ha un ISEE leggermente superiore a quello richiesto per la borsa.
(Fonte: www.pdumbria.org 12-12-2011)